Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 9 giugno 2018 vedono proseguire il dibattito sulla flessibilità previdenziale e sulle proposte di area governativa, con particolare riferimento alle possibili iniquità derivanti dall'eliminazione dell'APE e dalla quota 100 con eccessivi vincoli anagrafici. D'altra parte, se l'opposizione su questi punti appare particolarmente critica, anche dai comitati ci si comincia a domandare se il prossimo cambiamento sarà effettivamente migliorativo o peggiorativo rispetto alla situazione attuale. Nel frattempo dal Governo arrivano nuovi aggiornamenti sulla pensione di cittadinanza.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Di Maio (M5S): assegni a 780 euro sono un obiettivo minimo

Il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio è tornato ad esprimersi in merito alla pensione di cittadinanza, evidenziando qual è lo scopo della misura. "Siamo in Europa, tutti parlano di europeismo, ma l'Europa ci dice che una persona sotto i 780 euro al mese a fine mese non ci arriverà mai. Allora spiegatemi perché questo Stato eroga pensioni minime sotto i 780 euro al mese", ha evidenziato l'esponente del Governo, ribadendo che "la pensione di cittadinanza significa portare tutte le pensioni almeno a 780 euro al mese. Questo è l'obiettivo minimo".

Brunetta (FI): la gente comincia ad avere paura

"Quota 100, poi si toglie l’Ape social, si risparmia da una parte, poi si tagliano le pensioni d’oro... la gente inizia ad avere paura". Lo afferma l'On. Renato Brunetta (Presidente dei Deputati di Forza Italia) su twitter, esprimendo la propria perplessità in merito alle proposte sulla flessibilità previdenziale in arrivo dal Governo e spiegando che "tutto questo caos è inaccettabile".

Leonardi: concentrarsi sulle persone davvero in difficoltà

Il Prof. Marco Leonardi, ex Consigliere economico del precedente Governo, è tornato ieri sul tema della flessibilità previdenziale attraverso un intervento pubblicato sul Sole 24 Ore. "La legge Fornero l'abbiamo già rivista spendendo 7 miliardi in 3 anni. Bisogna continuare a rivederla, ma concentrando la poca spesa che possiamo permetterci sulle persone davvero in difficoltà", ha evidenziato l'economista.

"È assurdo promettere altri 5 miliardi ogni anno solo per le pensioni. E gli altri?" ha quindi domandato, sottolineando il rischio di iniquità a cui si va incontro con la possibile eliminazione dell'APE sociale (ad esempio per chi svolge lavori gravosi). Ma la condizione di iniquità riguarderebbe anche le nuove generazioni, perché "il favore concesso ai pensionandi di adesso rischiano di pagarlo i giovani".

Armiliato (CODS), il Governo del cambiamento verso quale aspetto: migliorativo o peggiorativo?

"Leggendo i commenti postati un po’ ovunque, notiamo una spaccatura fra chi è permeato da sentimenti di paziente aspettativa “lasciamoli lavorare e tutto andrà per il giusto verso e saranno mantenute tutte le promesse” e chi invece già si sta “stracciando le vesti” per aver fatto una scelta elettorale che, almeno nelle premesse, non corrisponde a quanto enunciato durante la campagna elettorale e sancito dal contratto di Governo.

Tant’è che la considerazione che va per la maggiore oggi è : ma questo sarebbe il Governo del Cambiamento? Ma verso quale aspetto, migliorativo o peggiorativo?". Se lo domanda la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato, riferendosi alle recenti proposte in arrivo sul comparto previdenziale. D'altra parte, secondo l'amministratrice del gruppo le prime avvisaglie erano già presenti nella bacheca del CODS. E nonostante ciò, la situazione resta ancora in divenire, pertanto la situazione appare finora tutt'altro che chiara.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.