Il Rei, cioè il reddito di inclusione, misura di contrasto alla povertà attiva dallo scorso gennaio, dal 1° luglio potrà essere percepito da molte più persone. Infatti, per le domande presentate ex novo dallo scorso 1° giugno, si applicheranno le novità previste già da gennaio e che entravano in vigore proprio da luglio. Sparisce il requisito della composizione del nucleo familiare tra quelli richiesti ai richiedenti la misura. Di fatto si tratta di una importante estensione di platea degli aventi diritto perché viene eliminato un vincolo, per l’appunto quello dei familiari a carico che tagliava fuori una grande fetta di soggetti disoccupati e bisognosi di aiuto.

Vediamo come funziona la misura alla luce di questa importante novità.

Cosa cambia

Introdotto da Dlgs n° 147 del settembre 2017, il Rei prevede l’erogazione di un sussidio mensile per la durata di 18 mesi erogato tramite una specie di carta di credito. Il danaro caricato può essere prelevato per la metà in contanti e per l’altra metà speso in negozi convenzionati, farmacie o per pagare le bollette di luce e gas all’ufficio postale. Fino a giugno, la misura era fruibile solo da famiglie con figli a carico minorenni, con donne in attesa, invalidi o disoccupati over 55. Con le nuove istanze, per le quali l'Inps, ha reso nota la pubblicazione del nuovo modello da presentare, spariscono questi requisiti ed anche un singolo disoccupato, cioè senza particolari composizioni del nucleo familiare e senza necessariamente aver compiuto i 55 anni di età, potrà ottenere il benefit.

Sussidio e programma di reinserimento

Nient’altro cambia per quanto riguarda la struttura della misura. Come dicevamo, il sussidio viene concesso per una durata massima di 18 mesi e al lato economico, cioè il sostegno reddituale, si affianca il progetto personalizzato per consentire al beneficiario di superare la condizione di povertà e di ricollocarsi socialmente e come condizione lavorativa.

Permangono anche i requisiti di natura economica, con l’ISEE entro i 6.000 euro e l'ISRE non superiore a 3.000 euro. Inoltre, il soggetto che richiede il Rei non deve avere nuovi autoveicoli immatricolati nell’ultimo biennio, deve avere immobili per un valore catastale non superiore a 20.000 euro (ad esclusione del reddito della casa di abitazione) e non avere conti correnti, libretti di risparmio, buoni o carte di credito e debito per un ammontare complessivo di patrimonio mobiliare tra i 6.000 e i 10.000 euro (a seconda del numero dei componenti la famiglia).

Qualcosa cambia per gli importi che salgono per le famiglie con 6 o più componenti. Nello specifico, 539,82 euro al mese per famiglie con minimo 6 componenti, 534,37 euro per quelle composte da 5 persone, 461,25 euro per 4, 382,50 euro per 3, 294,38 euro per le coppie e 187,50 per i singoli purché disoccupati.