Ieri è nato il governo del Movimento 5 Stelle e della Lega, dopo le tribolazioni che tutti conosciamo. Il nuovo Ministro dell'Istruzione è Marco Bussetti, simpatizzante leghista, milanese di origine ma varesotto d'adozione. Vediamo qual è la sua formazione e quali sono i punti del famoso Accordo di Governo che dovrà mettere in pratica nel corso della Legislatura.
Chi è Marco Bussetti
Le informazioni riguardanti il nuovo ministro non sono moltissime ma ci danno un quadro abbastanza chiaro della sua formazione. Bussetti, 56 anni, al momento è dirigente dell'USR Lombardia.
È un docente laureato in Scienze Motorie con 110 e lode, con molti anni di esperienza, oltre che sul fronte dell'insegnamento, anche come dirigente scolastico dell'Istituto ICS Aldo Moro Corbetta di Milano.
È inoltre importante ricordare che Bussetti ha insegnato Legislazione Scolastica presso l'Università Cattolica di Milano e Pavia. Sul fronte dello sport, l'attuale ministro è noto per aver allenato diverse squadre di pallacanestro nella regione lombarda. Non a caso, come vedremo, nei punti del programma per la Scuola e l'università troviamo anche delle novità sul fronte delle scienze motorie nella scuola primaria.
Accordo di governo: cosa cambierà per la scuola?
Ecco, in breve, quali sono i punti fondamentali per la scuola inclusi nel famoso accordo di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega.
Tra le questioni più importanti abbiamo quella delle classi sovraffollate: come da programma dei 5 Stelle, uno degli obiettivi principali sarà quello di riorganizzare le classi nei vari istituti al fine di consentire allo stesso tempo un migliore insegnamento per gli alunni e migliori condizioni di lavoro per gli insegnanti.
Nel contratto non abbiamo numeri certi, ma il punto originariamente incluso nel programma dei 5 Stelle parlava di classi di massimo 22 alunni.
È ancora in programma un miglioramento delle condizioni degli edifici scolastici sul territorio italiano.
Il nuovo governo presieduto da Giuseppe Conte si propone di risolvere definitivamente la situazione dei diplomati magistrali e di rivedere il sistema di assunzione, più in generale, conferendo maggior peso alla zona territoriale di residenza del futuro insegnante per evitare i trasferimenti che tanto hanno pesato su molti degli assunti degli ultimi due anni.
Il governo 5 Stelle-Lega si propone di garantire agli alunni disabili lo stesso insegnante per l'intera durata del ciclo di istruzione.
Tra gli altri punti ricordiamo: il probabile inserimento della necessità di formazione continua per gli insegnanti, la revisione dell'attuale sistema di alternanza tra scuola e lavoro e (punto che probabilmente piacerà a molti) l'eliminazione della chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici (il cui ruolo è stato fin troppo potenziato dalla Buona Scuola di Renzi, secondo la maggior parte degli insegnanti).
Inoltre ci si propone di aggiungere i laureati in scienze motorie tra gli insegnanti di ruolo della scuola primaria.
Queste, in sintesi, le principali questioni che il governo si propone di affrontare; non si esclude, se la legislatura dovesse durare, che altri punti contenuti nei programmi delle due forze politiche possano essere attuati (come la revisione e l'aggiornamento dei programmi scolastici voluto dai 5 Stelle).