Scontri e polemiche accese sul decreto dignità. Il presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, Tito Boeri, ieri ha replicato alle accuse che gli sono piovute addosso dai più autorevoli esponenti del governo Conte a proposito del dl che ha già cominciato l’iter parlamentare per la conversione in legge. Il premier Giuseppe Conte, i ministri del Lavoro, dell’Interno e dell’Economia – rispettivamente Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giovanni Tria – si sono scagliati di fatto contro il presidente dell’Inps, accusandolo di aver introdotto dati infondati nella relazione allegata al decreto dignità con l’obiettivo di screditare l’esecutivo.

Polemiche e scontri sul Decreto Dignità

Tito Boeri, nella giornata di ieri, durante l’audizione davanti alle commissioni Finanze e Lavoro della Camera riunite in seduta comune, ha spiegato che è stato lo stesso ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a prevedere un calo dell’occupazione e ha chiesto all’Istituto previdenziale di stimare questo calo. L’economista bocconiano, chiamato qualche anno fa dall’ex premier Matteo Renzi a presiedere l’Inps, non ha fatto mancare, nel corso del suo intervento, stilettate nei confronti di Di Maio e Salvini, i due vicepremier che nei giorni scorsi lo hanno attaccato pesantemente chiedendone anche – nel caso del leader della Lega – le dimissioni perché non in sintonia con il governo.

Il presidente dell’Inps spiega di non prendere nemmeno in considerazione richieste di dimissioni via internet e a mezzo stampa che arrivano da chi dovrebbe, invece, occuparsi della sua sicurezza personale. Non si è fatta attendere la controreplica del ministro dell’Interno, secondo il quale Boeri ha intenzione di fare Politica e di restare ”super attaccato alla poltrona”.

Il presidente dell’Inps replica al Governo

Per quanto riguarda le ricostruzioni fatte da Di Maio, che ha bollato le stime tecniche allegate al decreto dignità come valutazioni politiche, “ha perso – secondo il presidente dell’Inps - contatto con la crosta terrestre”. “Inaccettabili e fuori luogo le dichiarazioni di Boeri", secondo fonti di Palazzo Chigi.

Intanto, il leader di Confindustria Vincenzo Boccia respinge le accuse del leader del Movimento 5 stelle secondo cui gli industriali sul decreto dignità farebbero “terrorismo psicologico”. Tornando alle previsioni dell’Inps sulla possibile perdita di 8mila posti di lavoro l’anno con il decreto dignità, Boeri ha spiegato che il dato era già contenuto nel dossier inviato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 6 luglio scorso, dunque sette giorni prima dell’invio del dl al Quirinale. Questo sembra solo l’anticipo dello scontro tra l’Inps e il governo gialloverde. Anche in materia di riforma delle Pensioni si prevedono polemiche.