Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 18 luglio 2018 vedono arrivare dai sindacati nuove richieste di intervento immediato sul comparto previdenziale, al fine di flessibilizzare il sistema e consentire il riavvio del turn over. Nel frattempo dalla stampa specializzata emergono ipotesi circa il possibile slittamento della quota 41 (che diverrebbe Quota 42), permettendo però una maggiore flessibilità nella quota 100. Dall'opposizione si invita invece alla calma nella diatriba scoppiata tra Governo e Inps, mentre il Cods ricorda l'importanza dei lavori di cura ed esprime preoccupazione sulla mancanza di dati precisi riguardo le nuove proposte di riforma in arrivo dal Governo.
Cavallaro (Cisal): serve intervenire immediatamente
Il Segretario Generale della Cisal (la Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) torna a prendere posizione in merito all'attuale situazione di stallo riguardante al flessibilità previdenziale, chiedendo al Governo di intervenire in modo "immediato, deciso e coraggioso" sul sistema pensionistico italiano. Secondo quanto esposto da Francesco Cavallaro all'interno di una nota, un intervento sulla legge Fornero risulta urgente, mentre bisogna allo stesso tempo cancellare i provvedimenti iniqui come l'APE volontaria. Un'azione da portare avanti "in barba al terrorismo psicologico innescato dalle proiezioni Inps" sottolinea il sindacalista, appoggiando il ripristino della flessibilità tramite la quota 100 o 41.
Infine, il rappresentante della Cisal ricorda anche l'effetto positivo derivante dallo sblocco del turn over nel mondo del lavoro, che significherebbe più contributi e imposte in arrivo dai nuovi assunti.
Uscite anticipate: la quota 100 potrebbe migliorare grazie alla Quota 42
Nel frattempo proseguono le discussioni tecniche proprio in merito alle nuove opzioni di flessibilità che potrebbero essere inserite all'interno della Legge di Bilancio 2019.
Secondo alcune indiscrezioni in arrivo dal Sole 24 Ore, la quota 41 potrebbe effettivamente slittare di un anno e diventare quota 42, permettendo così di liberare risorse importanti nella logica di una quadra sulle coperture. Ma l'espediente potrebbe anche consentire di rendere meno oneroso l'accesso all'altra opzione di flessibilità, ovvero alla quota 100, mentre per chi dovesse decidere di restare a lavoro nonostante la maturazione dei requisiti di quiescenza sarebbe previsto un bonus triennale.
Tutto questo in un contesto di maggiore coordinamento tra Ministero del Lavoro, Ministero dell'Economia e Presidenza del Consiglio, in modo da poter effettivamente scremare le varie proposte presenti attualmente sul tavolo e capire anche quale sarà il calendario dei provvedimenti che verranno attuati, posto che non tutto potrà essere inserito già nella prossima legge di bilancio.
Damiano (PD): previsioni Inps non sempre azzeccate
L'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano ha commentato le recenti polemiche sviluppatesi tra Governo e Inps, invitando alla calma. L'esponente democratico ha comunque ricordato che non sempre in passato tutte le previsioni dell'Inps si sono rilevate azzeccate e scientifiche.
" Voglio fare qualche esempio: nel 2011 (Boeri non c’era), la previsione relativa agli esodati fatta dall’Inps era di 50.000 persone. A giugno dell’anno successivo era balzata a 392.000 (8 volte tanto!) e a consuntivo, dopo 8 salvaguardie, di 155.000. Numeri alquanto ballerini. Quindi, nessuno ha la verità in tasca o dispone della scienza infusa". Piuttosto, Damiano ricorda che sarebbe importante affrontare finalmente la questione della Governance degli enti, in modo da "sostituire l'uomo solo al comando con un Consiglio di amministrazione normale e snello".
Armiliato (CODS): non sottovalutare il tema dei lavori di cura
La fondatrice del Comitato Opzione Donna Social è tornata a sottolineare l'importanza del tema dei lavori di cura all'interno del difficile clima nel quale si sta sviluppando il dibattito sulla flessibilità pensionistica.
Armiliato ha quindi evidenziato che sulla questione preoccupa la mancanza di precisi tempi di realizzazione e la possibilità di allargare le ipotesi di intervento. Oltre a ciò, l'amministratrice ricorda anche "che è ‘pending’ una lista di proposte da parte delle OO.SS che contiene anche il capitolo ‘lavoro di cura’ ed altro per venire incontro ai bisogni della platea femminile e che tali proposte potrebbero essere messe a punto nel breve periodo e senza bisogno di aumentare il deficit per poterle sostenere".
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