I sindacati alla ricerca di un confronto con il Governo Conte sulla riforma delle Pensioni. Dopo la nota congiunta di lunedì scorso delle organizzazioni di categoria - Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil – la Cgil di Susanna Camusso ha promosso ieri (10 luglio) a Roma una giornata di confronto con i rappresentanti della Uil e della Cisl, rispettivamente guidate Carmelo Barbagallo e Annamaria Furlan, e con altri esponenti del mondo sindacale e politico, tra i quali Debora Serracchiani e Renata Polverini, parlamentari del Partito democratico e di Forza Italia.

Sotto accusa, ancora una volta, la legge Fornero che il governo gialloverde ha promesso di superare con un piano di riforma pensioni che prevede la quota 100 per tutti, la quota 41 per i lavoratori precoci, la proroga di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici, anche se negli ultimi giorni, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, ha focalizzato di più l’attenzione sul taglio delle pensioni d’oro in favore dell’aumento degli assegni minimi.

Pensioni, il sindacato rosso: ripartire dalla piattaforma unitaria

"La legge Fornero – ha detto il segretario nazionale Roberto Ghiselli nella sua relazione introduttiva - non è stata una riforma previdenziale ma un modo – ha sottolineato - per fare cassa sulle spalle dei lavoratori e dei pensionati”.

Il rischio paventato dai sindacati di categoria dei pensionati è che anche stavolta l’esecutivo, con il taglio delle pensioni calcolate con il vecchio sistema retributivo, possa mettere mano nelle tasche dei pensionati. A tal proposito il ministro Di Maio ha assicurato che saranno tagliati i privilegi, quindi le cosiddette pensioni d’oro, quelle superiori a 4-5 mila euro al mese, anche se i dettagli dovranno ancora essere chiariti.

Oggi (mercoledì 11 luglio) sono previste in commissione Lavoro e Previdenza sociale al Senato le comunicazioni programmatiche del vicepremier pentastellato sui suoi dicasteri. “Quello che serve oggi – ha evidenziato Ghiselli - non è un ritocco ma una riforma organica del sistema previdenziale”.

Pensione anticipata per ultrasessantenni e lavoro ai giovani

Nuove forme di pensione anticipata per gli ultrasessantenni capaci di creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. Una riforma, quella auspicata dal sindacato rosso, che pensi anche ai giovani precari, alle difficoltà delle donne lavoratrici, alle differenza di lavori. "L'Italia – ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso - ha forse il peggiore sistema previdenziale in Europa. Soprattutto – ha aggiunto - se confrontato con quello dei Paesi che ci hanno chiesto di modificare il nostro. La rincorsa all'aspettativa di vita – ha sottolineato - è inaccettabile". Non lasciano spazio ad equivoci le dichiarazioni dei massimi rappresentanti della Cgil che intende sollecitare al nuovo esecutivo un confronto sulla Piattaforma unitaria Cgil, Cisl e Uil sulla previdenza, le cui parole chiave sono flessibilità ed equità.