Sul taglio ai vitalizi ed alle Pensioni d'oro si gioca una parte importante del cambiamento promesso dal nuovo Governo, ma secondo alcuni potrebbero esserci effetti imprevisti e deleteri per diversi milioni di pensionati. La questione appare complicata ed anche per questo le conseguenze sono difficili da prevedere, sebbene il principio di maggiore equità sia riconosciuto come lodevole. Resta il fatto che le opinioni appaiono contrastate e poche volte così polarizzate non solo tra Governo e opposizione, ma anche all'interno dello stesso esecutivo giallo - verde.
Il richiamo di Brambilla (Lega) alla prudenza
Partiamo dalle dichiarazioni rilasciate di recente da Alberto Brambilla, esperto del settore previdenziale ed esponente leghista. Già negli scorsi giorni il Presidente di Itinerari Previdenziali aveva espresso le proprie perplessità, chiedendo al Presidente dell'Inps Tito Boeri di prestare "molta prudenza nel calcolare i conti altrui [...] e nell'andare a toccare le pensioni d'oro". Questo perché "toccare le regole in gioco è molto preoccupante". Visti i rischi connessi, per Brambilla sarebbe quindi importante evitare ricalcoli contributivi.
Damiano (PD): con il ricalcolo contributivo rischi per 15 milioni di italiani
Nelle scorse ore sullo stesso tema è poi tornato l'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, che si è detto sostanzialmente d'accordo con l'avvertimento espresso in precedenza da Brambilla.
Ed anzi, secondo l'esponente democratico "l'obiettivo di Boeri è quello di ricalcolare le pensioni con il metodo contributivo... tutte. Non solo quelle d'oro". Una situazione che significherebbe mettere a rischio all'incirca 15 milioni di pensionati, la cui colpa sarebbe quella di avere l'assegno conteggiato secondo il metodo retributivo.
"Non stiamo parlando di ricchi, ma di operai" prosegue Damiano, paventando quindi la possibile introduzione di un sistema di calcolo pericoloso e paradossale. Soprattutto se si tiene in considerazione che l'attuale esecutivo ha messo al centro della propria campagna elettorale il superamento della legge Fornero e quindi il riequilibrio del sistema pensionistico pubblico.
Fico (M5S): sui vitalizi tra poco si chiude
Nel frattempo prosegue alla Camera il processo di approvazione del provvedimento di taglio ai vitalizi. Secondo il Presidente Roberto Fico, nelle scorse settimane è stato fatto "un lavoro gigante", per il quale l'esponente pentastellato ha espresso i propri ringraziamenti ai funzionari che hanno attinto ai dati disponibili nei database. L'elaborazione di questi elementi ha portato infatti alla presentazione della delibera, con potenziali risparmi per 44 milioni di euro l'anno, che in due legislature potrebbero così arrivare a quasi mezzo miliardo di euro. Il Presidente della Camera ha quindi ricordato che ieri scadeva il termine utile per la presentazione degli emendamenti alla delibera, pertanto entro la fine di luglio si riporterà la delibera in Ufficio di Presidenza.
Armiliato (CODS): si prospetta un ulteriore rischio per le donne
La fondatrice del CODS Orietta Armiliato ha puntato il dito contro il potenziale ricalcolo degli assegni, ricordando che "molte lavoratrici hanno scelto di utilizzare come tipologia di pensionamento la misura dell’Opzione Donna in funzione di poter contare su un introito pensionistico complessivo, derivante dall’ammontare della pensione di reversibilità più OD appunto, che potesse assicurare loro un reddito dignitoso". Prendendo spunto dalle ultime dichiarazioni di Cesare Damiano, l'amministratrice ha quindi evidenziato i rischi connessi alle ultime vicende politiche e all'evolversi della situazione, con conseguenze che di fatto risulterebbero vessatorie per le donne.
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