Ancora dibattiti sulla famigerata Quota 100, la misura più discussa negli ultimi tempi che potrebbe garantire una maggiore flessibilità in uscita a tutti i lavoratori che hanno maturato almeno 64 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento di 36 anni di contributi effettivi.

Tria parla dei vincoli di bilancio

L'ipotesi lanciata dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle, infatti, verte sulla cancellazione definitiva della Riforma Fornero anche se non è molto condivisa da parte delle varie forze politiche e dallo stesso Presidente dell'Inps Tito Boeri.

"Flat Tax, reddito di cittadinanza e abolizione della Legge Fornero sono emergenze sociali, si devono realizzare il primo possibile, anzi subito", ha spiegato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio in un'intervista rilasciata al "Corriere della Sera". A rispondere, però, è il ministro dell'Economia Giovanni Tria che ha parlato di vincoli di bilancio. "Ancora li dobbiamo conoscere i vincoli di bilancio, ma non vedo incomprensioni con il ministro: c'è un contratto di Governo ed è quello che dobbiamo seguire". E' con queste dichiarazioni che lo stesso ministro Tria ha mostrato la sua ammirazione per le idee e l'operato di Di Maio.

Probabile eliminazione dell'Ape Sociale

Intanto continuano le discussioni sul famigerato tema delle Pensioni: sul tavolo del governo, al momento, resta l'ipotesi di Quota 100 raggiungibile con la maturazione di almeno 64 anni di età anagrafica unitamente ai 36 anni di versamenti contributivi come proposto dall'ex sottosegretario al Ministero del Lavoro Alberto Brambilla.

Ipotesi che potrebbe portare alla cancellazione dell'Ape Sociale per reperire le risorse necessarie e di conseguenza, penalizzare le categorie più deboli come i disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, i caregivers che assistono familiari con disabilità, gli invalidi al 74 % e gli addetti alle mansioni particolarmente usuranti e faticose.

Una decisione, però, dovrà arrivare a fine settembre; mese in cui verranno discusse tutte le proposte che dovranno essere inserite nella nuova Legge di Stabilità 2019. Come riporta "Il Sole 24 Ore", invece, con il taglio delle cosiddette pensioni d'oro, si andrebbero ad assicurare risparmi per circa 300-600 milioni di euro; somma che potrebbe essere destinata al finanziamento della flessibilità in uscita con il meccanismo di Quota 100.