Dalla riforma delle Pensioni alla riduzione della pressione fiscale.

Non solo la linea dura sull’immigrazione e le politiche per la sicurezza al centro dei discorsi del leader della Lega.

Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini continua a intervenire anche sulle misure di carattere economico e sociale, tracciando in qualche modo il percorso di alcune delle misure che dovrebbero prendere vita con la nuova legge di Bilancio 2019 che sarà discussa in autunno.

Pensioni, Salvini assicura modifiche alla riforma Fornero

“Il mio obiettivo – ha detto ieri sera a Milano Marittima intervenendo alla festa della Lega - in autunno è fare, sulle tasse, la rivoluzione che stiamo facendo sull’immigrazione”.

Poi il capitolo previdenza e l’attacco alla legge Fornero. “Questo paese – ha ribadito Matteo Salvini - ha diritto di mandare in pensione la gente che ha lavorato una vita. Io – ha aggiunto - voglio smontare pezzetto per pezzetto la legge Fornero come abbiamo promesso in campagna elettorale. E stiamo lavorando per cominciare a smontarla”, ha assicurato il vicepremier leghista mettendo però le mani avanti.

Il piano per la previdenza dell’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte, come si ricorderà, prevede la proroga di Opzione donna, la formula quota 41 per i lavoratori precoci e la quota 100 per tutti, ma anche il taglio delle pensioni d'oro (quelle superiori a 4.000 euro al mese nella parte non coperta dai contributi) e l’aumento delle pensioni minime.

Il vicepremier: riduzione delle tasse per i piccoli imprenditori

“Attenzione: non ho bacchette magiche, non facciamo tutto il pacchetto compreso in sei mesi”, ha spiegato il leader del Carroccio rilanciando le sue dichiarazioni in un video pubblicato sulla sue seguitissima pagina Facebook. “Però – ha proseguito - bisogna cominciare, perché se mai cominci mai finisci.

Cominciare – ha ribadito ancora una volta il vicepremier della Lega - a smontare la legge Fornero, cominciare a ridurre le tasse magari ai dimenticati dagli ultimi governi, che hanno aiutato le multinazionali che non avevano bisogno di essere aiutate. Io – ha sottolineato - partirei invece dai piccoli, dalle partita Iva, dagli artigiani, dai commercianti, dai piccoli imprenditori, che sono la spina dorsale di questo Paese”.

Il leader leghista ha assicurato di nuovo l’impegno del governo per la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia “che stanno tenendo in ostaggio milioni di italiani”.