Arrivano novità sul tema delle Pensioni d'oro, il provvedimento voluto fortemente dal M5S e dall'attuale ministro del Lavoro Luigi Di Maio, con l'appoggio della Lega. Secondo quanto denuncia la Cosmed (associazione di dirigenti e medici pensionati), la soglia degli 80 mila euro lordi all'anno non equivale a 4.000 euro netti al mese, come in un primo tempo prospettato. Alla cifra di 4.000 - stando a quanto riporta l'associazione - vanno sottratte le addizionali comunali e regionali. Il nuovo tetto minimo - dunque - è fissato tra i 3.780 e i 3.922 euro netti per un totale di 13 mensilità.

I calcoli effettuati dall'associazione Cosmed sono stati riportati anche da Il Giornale, nell'articolo pubblicato dal giornalista Signorini nella serata di ieri.

Provvedimento sulle pensioni d'oro, la soglia minima potrebbe abbassarsi ancora

Se quanto riferito dalla Cosmed fosse confermato, l'importo minimo delle pensioni d'oro interessate dal provvedimento del nuovo governo subirebbe un'ulteriore corsa al ribasso. Antonio Signorini (Il Giornale) sottolinea come la quota 3.700 euro (in realtà è 3.780, secondo i calcoli dell'associazione di dirigenti e medici in pensione) rappresenti una nuova soglia minima. In origine - ricorda l'articolo del quotidiano diretto da Sallusti - si partiva da 10.000 euro, si è poi passati a 5.000 euro, per poi scendere a 4.000 euro, prendendo come riferimento la cifra annuale di 80.000 euro.

Tale importo però - fa notare la Cosmed - è da intendersi al lordo delle addizionali. Da qui l'abbassamento dell'asticella. Fino a ieri i pensionati che percepiscono una pensione di poco inferiore ai 4.000 euro potevano considerarsi al riparo dal taglio del futuro provvedimento. Si ricorda che la misura di Di Maio va a colpire gli assegni previdenziali ingiustificati rispetto ai reali contributi versati.

Damiano (Pd) invita il M5S a dare una risposta certa sul taglio alle pensioni d'oro

Attraverso il proprio sito ufficiale, Cesare Damiano (Partito democratico) ha invitato il Movimento 5 Stelle a prendere una posizione netta sul taglio alle cosiddette pensioni d'oro. Il parlamentare Pd denuncia la grande differenza tra le due proposte fin qui presentate dai grillini.

Da una parte - sottolinea l'ex ministro del Lavoro - c'è Di Maio che pensa a un ricalcolo dei contributi, dall'altra parte Francesco D'Uva (co-firmatario della proposta di legge depositata in Senato a inizio agosto) che ipotizza un ricalcolo retroattivo dell'età.