Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 23 agosto 2018 vedono arrivare una nuova richiesta di chiarimento alla maggioranza in merito alla linea che intenderà seguire per approvare il taglio agli assegni più elevati. L'opposizione continua infatti ad esprimere i propri dubbi circa i rischi connessi ad un intervento retroattivo sulle pensioni, sia che il ricalcolo venga eseguito in base ai contributi versati o sull'età di uscita dal lavoro. Nel frattempo prosegue anche lo scontro sulla questione tra il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ed il quotidiano Repubblica, mentre dal Tar del Lazio arriva un'importante sentenza in merito al contributo di solidarietà degli iscritti all'Inpgi.

Damiano (PD): il Governo chiarisca la linea sulle pensioni

Dall'esponente del partito democratico Cesare Damiano arriva una nuova richiesta di chiarimento al Governo giallo-verde in merito al capitolo previdenziale. L'ex Presidente della Commissione lavoro alla Camera ha infatti messo in luce le diverse proposte in arrivo da Di Maio e D'uva, stante che il primo chiede di agire tramite ricalcolo retroattivo dei versamenti mentre il secondo indica un ricalcolo retroattivo basato sull'età di quiescenza. "Due cose profondamente diverse" evidenzia Damiano, ricordando che "sono dello stesso partito. Volete dirci qual è la linea? Lo chiedo per favore. Anche gli italiani lo vorrebbero sapere, al di là delle sparate demagogiche.

Ultima notazione: non siamo, invece, d'accordo sul ricalcolo retroattivo".

Pensioni d'oro: nuovo scontro tra Di Maio e Repubblica

Sullo stesso argomento nella giornata di ieri si è registrato un nuovo scontro tra il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio ed il Quotidiano Repubblica, accusato di portare avanti una "battaglia per i pensionati d'oro" e sfidando "chi non vuole tagliare le pensioni d'oro sopra i 4 mila euro senza aver versato i contributi" a dirlo ed a metterci la faccia.

Accuse però respinte dalla redazione del giornale, la quale ricorda che il ricalcolo contributivo non si può fare per assenza di banche dati ed incostituzionalità. Mentre anche la soluzione presentata con la proposta di legge n. 1071 include molte sperequazioni, essendo basata sull'età di uscita dei lavoratori. "Si colpiscono ad esempio le pensioni di anzianità e quelle di vecchiaia con un taglio fino al 20%, specie se percepite dalle donne che all'epoca non potevano far altro che andare in pensione a 57-58 anni perché lo prevedeva la legge.

Allo stesso tempo, si lasciano intatte le super pensioni di generali, professori universitari e magistrati, rimasti al lavoro sino a 70 anni".

Tar del Lazio, il contributo di solidarietà dell'Inpgi è legittimo

Nel frattempo arriva un'importante conferma da parte del Tar laziale, il quale ha respinto i ricorsi avanzati da alcuni iscritti dell'Inpgi ora in pensione. La sentenza verte sul contributo di solidarietà introdotto nel 2017 in forma triennale, volto ad evitare una crisi della cassa previdenziale dei giornalisti. I giudici hanno bocciato i ricorsi, accogliendo gli argomenti difensivi dell'istituto. In particolare, è stata sottolineata la straordinarietà del contributo, volto alla solidarietà tra i percettori di assegni.

Caratteristiche che ne hanno decretato la legittimità rispetto alla carta costituzionale. D'altra parte, la sentenza arriva in un momento particolare del dibattito pubblico e rappresenta una ulteriore conferma, se necessaria, della maggiore praticabilità del contributo di solidarietà rispetto ai sistemi di ricalcolo, perlomeno davanti ad eventuali ricorsi legali.

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