Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 25 settembre 2018 vedono arrivare nuove prese di posizione dal Governo in merito alla necessità di avviare le riforme del welfare e della previdenza. Se il leader leghista sottolinea la necessità di cancellare la legge Fornero, il principale rappresentante del Movimento 5 Stelle chiede di seguire la Francia nell'allargamento del deficit al fine di reperire le risorse utili per approvare il reddito di cittadinanza. Nel frattempo il Presidente dell'Inps lancia l'allarme sugli effetti paradossali di garantire pensionamenti anticipati mentre si cerca di avvicinare i vitalizi ai principi del sistema contributivo.

Salvini (Lega) insiste sulla cancellazione della legge Fornero

Il pacchetto di interventi avanzato all'ala leghista della maggioranza continua a puntare alla cancellazione della legge Fornero, a partire dall'avvio della nuova quota 100. Un provvedimento che il leader della Lega Matteo Salvini continua a ritenere come "profondamente sbagliato", motivo per il quale "devo cancellarlo". Anche per questo il Vice Premier richiama la necessità di una Manovra coraggiosa, visto che il debito pubblico è destinato a proseguire nel suo percorso di aumento nel caso in cui il Paese non torni a crescere. Nonostante ciò, resta implicita una certa cautela rispetto all'entità dell'intervento. E riferendosi alle parole già espresse dal Premier Conte in merito all'impossibilità di realizzare dei miracoli, Salvini ricorda che "non moltiplichiamo pani e pesci", quindi "non è che possiamo mandare in pensione tutti il prossimo anno".

Ad ogni modo, il provvedimento non dovrebbe costare meno di 7 miliardi e pertanto tale proiezione di spesa potrebbe essere prevista anche all'interno del NaDef in via di approvazione.

Di Maio (M5S): anche noi deficit come la Francia

Nella giornata di ieri il Presidente francese Macron ha annunciato una Manovra caratterizzata da un taglio fiscale in formato "maxi" da circa 25 miliardi di euro, mentre il deficit del Paese transalpino crescerà del 2,8%.

Numeri che sono stati richiamati subito all'attenzione dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, visto che siamo molto lontani dall'1,6% suggerito dal nostro Ministro dell'Economia Tria. Tanto è bastato per rilanciare la strategia al fine di reperire le coperture per le misure di welfare e previdenziali previste nella nostra LdB 2019.

"Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia" ha quindi spiegato l'esponente pentastellato, ricordando che dal 2019 partiranno le pensioni e gli assegni di cittadinanza per portare i redditi dei cittadini bisognosi fino a 780 euro al mese.

Boeri (Inps): dopo i vitalizi, paradossale operare in senso opposto per altre categorie

"Sarebbe paradossale che nel momento in cui si chiede ai parlamentari di avvicinare i propri trattamenti al sistema contributivo, si operasse in direzione opposta per altre categorie di lavoratori". È quanto ha dichiarato il Presidente dell'Inps Tito Boeri in merito ai provvedimenti di flessibilità previdenziale che il Governo intende attuare nelle prossime settimane all'interno della Manovra 2019.

Secondo l'economista, si concedono ad alcuni delle "uscite anticipate generalizzate, senza alcuna riduzione attuariale e appesantendo di oltre 100 miliardi il debito pensionistico", con la conseguenza che andrebbe a gravare sulle giovani generazioni. Una prospettiva già stigmatizzata in passato da Boeri, che mette in guardia contro il rischio di alimentare le ingiustizie intergenerazionali.