Dopo la pausa estiva, il Governo Lega-M5S si è rimesso al lavoro in vista della Legge di Bilancio 2019, la prima vera prova del nove per l'esecutivo Conte. L'equilibrio dei conti, secondo il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, rappresenta l'obiettivo primario, per rispetto dei vincoli imposti da Bruxelles, ma i vicepremier Salvini e Di Maio non vorrebbero deludere la platea di elettori che hanno votato i due partiti di maggioranza anche e soprattutto per i tre pilastri sui quali si è basata la campagna elettorale del 4 marzo, vale a dire riforma Pensioni (con superamento della Legge Fornero), Flat Tax e reddito di cittadinanza.

Per quanto riguarda le pensioni, però, il rischio è proprio quello di deludere profondamente una vasta platea di lavoratori che contavano di poter accedere all'assegno pensionistico. Nelle ultime ore, si sta parlando insistentemente di due possibili ipotesi per l'introduzione di Quota 100, due opzioni che potrebbero essere inserite nella prossima Legge di Bilancio e che non andrebbero a gravare troppo sui precari equilibri dei conti.

Riforma pensioni, due ipotesi per l'attuazione di Quota 100 nella Legge di Bilancio 2019

La prima ipotesi è quella rappresentata da uno strumento che consenta la gestione degli esuberi, ovvero di quei lavoratori che sono costretti ad affrontare la crisi delle loro aziende: si tratterebbe di 'modulare' sia il requisito riguardante l'età anagrafica sia quello riguardante i versamenti contributivi.

Per attuare tale misura, come viene riportato dal quotidiano 'Il Sole 24 Ore', il Governo prevede l'attivazione di un fondo unico o più fondi.La seconda ipotesi riguarda la possibilità di concedere ad una platea più ampia l'uscita pensionistica a specifiche categorie di lavoratori oppure con vincoli rigidi rappresentati, ad esempio, dall'ormai noto paletto dei 64 anni di età minima e dai due anni di contributi figurativi.

Una strada, dunque, molto simile a quella che intende percorrere l'economista leghista Alberto Brambilla, la cui proposta del 'Quota 100 per tutti' con i requisiti sopracitati permetterebbe di limitare la spesa a 3 miliardi e mezzo di euro.

Pensioni, sindacati chiedono un confronto urgente con l'esecutivo Conte

Sul tema pensioni, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con il Governo: la Uil ha lanciato l'allarme di un possibile ritardo di 4 anni per l'accesso alla pensione nel caso in cui la quota 100, che intende attuare il governo gialloverde, vada a sostituire l'Ape Sociale. La Cisl, invece, invoca immediata chiarezza sulle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio 2019.