Cattedre non ancora coperte, carenza di personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, ma anche istituti sprovvisti di dirigenti scolastici o di direttori dei servizi amministrativi. A pochi giorni dal via dell’anno scolastico, questo il quadro sulla sola Regione Lombardia che ha esposto la Flc-Cgil del comparto Scuola. Un quadro allarmante ma che potrebbe offrire opportunità per supplenze a lavoratori del comparto che nonostante la riforma della scuola, le graduatorie ed il concorsone, restano ancora precari da stabilizzare. Il Sindacato ha diffuso la notizia, corredata da numeri circa i posti realmente vacanti nella Regione.
Carenze su più fronti
La notizia non riguarda solo i docenti, ma come detto in premessa, le carenze di personale sono su tutti i fronti e riguardano tutte le figure lavorative che comunemente operano negli istituti di istruzione. Su un numero totale di 1.142 scuole, in Lombardia secondo i numeri del sindacato, mancano qualcosa come 329 dirigenti scolastici. Per quanto riguarda i direttori dei servizi amministrativi, sarebbero quasi 500 le scuole ancora scoperte. Per gli insegnanti invece, i posti vacanti sarebbero 15.000.
I numeri materia per materia
Matematica e italiano, per le scuole di istruzione secondaria di primo grado sono le materie con più carenze tra i docenti. Tali cattedre dovrebbero essere assegnate, a supplenti di seconda e terza fascia, probabilmente la prossima settimana.
La percentuale di posti in attesa di copertura è impressionante, superando il 60% ed il sindacato pensa che con le supplenze non si riescano a coprire davvero tutti i posti vacanti. Anche nelle scuole medie la situazione è particolarmente allarmante, soprattutto per quanto riguarda le materie scientifiche. Per l’italiano e sempre nelle scuole medie, risultano coperte solo il 45% delle cattedre.
Dai numeri risulta che molti insegnanti convocati per l’accettazione del posto hanno rifiutato l’incarico perché già in servizio nelle scuole paritarie.
L’accusa del sindacato
La FLC punta l’indice sul concorso 2018 che ha mostrato e continua a mostrare molte problematiche. Infatti sul concorsone, ci sono graduatorie ancora non pubblicate e situazioni di dimissioni delle Commissioni o dei singoli Commissari esaminatori.
La CGIL accusa anche il Ministero di non essersi attivato ad avviare i corsi di abilitazione e specializzazione che ha prodotto per molte materie e per il ruolo di sostegno, l’assenza di candidati abili nelle graduatorie. Se per i docenti la situazione è drastica, non è da meno per il personale Ata e per gli insegnanti di sostegno. Per il personale Ata sarebbero 3.000 i posti vacanti ed anche se andasse in porto la prevista stabilizzazione degli attuali precari, la metà resterebbero comunque scoperti. Per gli insegnanti di sostegno su una richiesta di circa 5.000 cattedre, 142 sono stati nominati. Il tutto a pochi giorni dall’avvio di un anno scolastico che si annuncia molto tribolato.