Il Decreto Dignità approvato lo scorso 11 agosto è divenuto legge dal 12 agosto 2018.

Con esso si è cercato di dare una soluzione alla questione dei diplomati magistrali, mediante l'istituzione di un concorso straordinario. L'accesso al concorso straordinario sarà consentito anche ai laureati in scienze della formazione primaria. Uno dei requisiti necessari per poter accedere a tale concorso è di aver svolto negli ultimi otto anni almeno due anni di servizio intero specifico nelle scuole statali (non è valido il servizio svolto nelle scuole paritarie).

Inoltre, è utile precisare che per il Trentino, sono richiesti tre anni di servizio sia per i diplomati sia per i laureati in SFP. Vediamo nel dettaglio maggiori informazioni di quando potrebbe uscire il bando e quali sono i servizi valutabili.

Uscita bando e servizi valutabili per l'accesso

La ratio vorrebbe che il concorso fosse esplicato nel corso dell’a.s. 2018/19, per avere le prime assunzioni per il prossimo anno scolastico 2019/20. Sebbene il Miur non si è ancora pronunciato sulla tempistica dell'uscita del bando, infatti, al momento non c'è nessuna data ultima.

Certo invece, dovrebbe essere il numero dei posti messi a bando che si aggirerebbero intorno ai 12.000, così come l'indizione del bando su base regionale.

Essendo i due anni di servizio requisito necessario per accedere al concorso straordinario è utile precisare cosa s'intende per anno di servizio intero. L'anno di servizio intero equivale ad almeno 180 giorni di lavoro ( si ipotizza che il servizio possa essere maturato fino all’ultimo giorno utile per la presentazione della domanda), oppure al servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio sino al termine degli scrutini.

Inoltre, si prevede l'attribuzione di un punteggio aggiuntivo (ancora non quantificato) per i docenti assunti in ruolo con riserva e che saranno licenziati in seguito alle sentenze di merito. I docenti assunti in ruolo con riserva che hanno superato l'anno di prova dovrebbero beneficiare dell'assegnazione di un punteggio speciale [VIDEO].

I sindacati sono insoddisfatti delle misure introdotte dal Decreto Dignità, infatti, per il segretario generale della Flc Cgil Francesco Sinopoli, esse non faranno altro che rendere la posizione dei diplomati magistrali più precaria dal momento che prevedono la stipula di contratti, anche per i docenti già passati di ruolo, con il termine del 30 giugno 2019.