Non ci gira certo intorno Tito Boeri (presidente dell’Inps) che parlando delle intenzioni del Governo in campo previdenziale boccia sia la quota 100 quanto l’ipotesi dello stop dell’aumento dei 5 mesi per le pensioni anticipate legato al meccanismo dell’aumento dell’aspettativa di vita. Se le due misure fossero approvate insieme ci sarebbe un debito pensionistico eccessivamente esoso, che andrà a gravare, come da sempre ripete Elsa Fornero, sulle future generazioni. Il sistema - sentenzia Boeri - se questa ipotesi fosse portata avanti ‘è a rischio’.

Inoltre la quota 100 beffa le donne.

Pensioni, Boeri su stop aspettativa di vita e quota 100: 'Sistema a rischio'

Tito Boeri critica aspramente le scelte del governo, e preoccupato avverte nel corso di un’audizione alla Camera: con quota 100 e lo stop dell'adv per le pensioni anticipate, ci sarebbe un incremento di debito pari a 100 mld. Inoltre, le misure sarebbero a solo vantaggio degli uomini con carriere continuative, ed andrebbero invece a pesare ulteriormente sulle donne, che non avendo contributi necessari hanno potuto usufruire (per poter andare in pensione prima) fino ad oggi dell’opzione donna, con un taglio drastico dell’assegno. Mentre chi ha 38 anni contributivi con la quota 100 potrà andare in pensione senza decurtazioni dai 62 anni di età.

Inoltre - aggiunge Boeri - se tale misura, già molto discutibile, venisse associata allo stop dell’aspettativa di vita per quanti volessero optare per la pensione anticipata, confermando dunque 42 anni e 10 mesi per gli uomini anche nel 2019, e 41 anni e 10 mesi per le donne, il sistema sarebbe fortemente a rischio.

Stop aumento età pensionabile in base all'adv solo per alcuni

Le dichiarazioni di Boeri confermano le intenzioni dell’esecutivo, ossia procedere verso lo stop dell’aspettativa di vita ma non per tutti, come avevano chiesto invece i lavoratori, ma solo per quanti accederanno alla pensione anticipata. Per coloro che andranno con quella di vecchiaia è infatti previsto in manovra lo scatto dei 5 mesi, dunque dal 2019 serviranno 67 anni.

Solo dopo ci potrebbe essere lo stop dell’aspettativa di vita per i prossimi anni. Come la prenderanno i lavoratori di questa nuova ipotesi allo studio verso cui parrebbe essere sempre più propenso il Governo giallo-verde? Un ulteriore tassello, seppur parziale e non per tutti, verso l’abolizione della riforma Fornero, o un’ulteriore ingiustizia? Lo scopriremo nelle prossime ore sui social.