Le ultime notizie sulle Pensioni ad oggi, giovedì 11 ottobre, riguardano l'allarme per il possibile rinvio della controriforma Fornero. I conti non tornano: secondo il Quirinale, la manovra deve cambiare, proprio e soprattutto a causa della riforma del sistema pensionistico. Il grande pericolo per l'Italia, anche secondo Bankitalia, la Bce e la Commissione Ue, è proprio 'Quota 100', una misura che rischia di far crescere la misura previdenziale negli anni e conseguentemente il debito pubblico. Secondo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e non solamente secondo lui, il nodo da sciogliere resta l'età pensionistica, ovvero i 62 anni, abbinati ai 38 di contributi.

Sale la tensione con Matteo Salvini che non intende cedere di un millimetro riguardo alla 'sua' riforma antiFornero: in mezzo c'è il premier Conte che, se da una parte ribadisce che non si possa tornare indietro, dall'altra invita i due vicepremier Di Maio e Salvini a moderare i toni nei confronti dell'Europa. Per la riforma pensionistica, i sette miliardi non sarebbero sufficienti e allora i casi sono due: o si rinvia la riforma a febbraio-marzo oppure si rivedono i parametri sull'età pensionistica e gli anni di contribuzione, secondo la volontà del Quirinale.

Pensioni, possibile partenza ritardata per Quota 100 e reddito di cittadinanza

Secondo quanto riportato dal quotidiano 'Il Sole 24 Ore', alla base dei conteggi e delle contese ci sono i valori assoluti della manovra, valori forniti dal ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria.

La manovra è pari a 36,7 miliardi: dietro ai 12,4 miliardi riguardanti lo stop agli aumenti Iva, la voce più 'pesante' da sostenere è quella che riguarda il reddito di cittadinanza e pensioni. Tria ha voluto accorparli sotto un’etichetta unica, per una spesa complessiva da 16 miliardi, di cui nove da destinare al reddito di cittadinanza e sette per la controriforma Fornero.

Sulle pensioni, si rischia di 'sforare': Quota 100 per tutti gli over 62 andrebbe a costare non meno di otto-nove miliardi.

E allora è possibile che si arrivi alla soluzione della partenza ritardata, sia per quanto concerne il reddito di cittadinanza che per Quota 100.

Pensioni e reddito cittadinanza: Salvini e Di Maio non dimenticano la 'priorità elezioni'

Il rischio, però, è strettamente collegato con le elezioni europee del prossimo maggio che sia Salvini che Di Maio considerano una priorità politica.

All'interno della Lega, cresce il desiderio di fare resistenza nei confronti del reddito di cittadinanza, una misura sì di grande impatto sociale ma che rischia di incidere profondamente sulle casse dello Stato. Da qui il tentativo della Lega di trovare un accordo con il Movimento Cinque Stelle affinché si possa arrivare ad una maggiore gradualità delle misure.

Quota 100, Di Maio e Salvini stoppano il ministro Tria sulla possibile 'temporaneità' della misura

Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha confermato, quindi, la linea programmatica del Governo anche se non ha nascosto che potrebbe cambiare la calendarizzazione delle misure più importanti: l'ipotesi, lanciata nelle ultime ore, in merito alla possibile temporaneità di Quota 100, è stata prontamente stoppata dai due vicepremier Di Maio e Salvini.