Di certo ci sarà la quota 100 nella riforma delle Pensioni targata M5s-Lega che punta a superare la legge Fornero. Sembrano esserci buona possibilità anche per la proroga del regime sperimentale di Opzione donna che “non è stata mai messa in discussione”, come ha già spiegato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio che, dopo un incontro con una delegazione di lavoratrici, ha dato mandato ai tecnici del ministero di procedere in questa direzione. Rimane in forse, invece, la formula quota 41 per i lavoratori precoci, sulla questione il ministro Di Maio incontrerà una delegazione di lavoratori per fare il punto della situazione.
Di pensioni ha parlato ieri il vicepremier leghista Matteo Salvini in un video pubblicato su Facebook dal tetto del ministero dell’Interno.
Pensioni, quota 100 e Opzione donna nella legge di Bilancio 2019
Dalle parole del leader del Carroccio, oltre alle rassicurazioni su superamento della legge Fornero e sulla quota 100, emergono anche le difficoltà a far quadrare i conti per la quota 41 precoci. Misura che l’esecutivo ritiene giusta, ma si cercano le coperture finanziarie e ancora non è chiaro se troverà spazio nella legge di Bilancio 2019 che sarà varata dal Consiglio dei Ministri presieduto dal premier Giuseppe Conte lunedì prossimo per poi passare al vaglio di Bruxelles e all’esame del Parlamento per l’approvazione definitiva.
“Dopo 40 anni o 41 anni di contributi per chi arriva a 62 o 63 anni – ha detto ieri Matteo Salvini - è sacrosanto andare in pensione. E attenzione: non riusciamo a fare tutto e subito”, ha avvertito il vicepremier leghista. “E lo dico – ha aggiunto - a chi ha iniziato a lavorare presto, ai lavoratori precoci, alle donne che hanno cominciato a lavorare a 16/17 anni.
L’obiettivo finale – ha sottolineato - è quota 41”. Ma non sembrano esserci, almeno per il momento, le necessarie coperture finanziarie. “Non abbiamo bacchette magiche – ha detto il ministro dell’Interno - quindi non possiamo garantire subito pensioni a tutti, meno tasse per tutti. Però – ha proseguito - tutti questi che criticano questa manovra economica difendono la legge Fornero”.
Si resta in attesa di novità sulle pensioni con quota 41 per i precoci
“Ho visto parlamentari del Pd, di Forza Italia, la Corte dei Conti, i commissari europei. Fossi in voi mi vergognerei”, ha detto rivolgendosi a chi difende la riforma delle pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno della maggioranza parlamentare di larghe intese che andava dal Partito democratico a Forza Italia. “Sono orgoglioso – ha aggiunto il leader del Carroccio - che la Lega sia stata una delle pochissime forze politiche a non votare una legge infame che ha tolto diritti a milioni di italiani giovani e meno giovani ed è un mio dovere morale porre rimedio a questa enorme ingiustizia, che soprattutto libera centinaia di migliaia di posti di lavoro.
E gli imprenditori veri, no quelli che stanno a grattarsi la pancia e a fare lezioni di filosofia, non vedono l’ora – secondo Salvini - di poter assumere dei giovani al posto di qualcuno che è stanco, che ha la schiena rotta, di qualcuno che ha l’artrite con le mani che non girano più e le dita ferme. Quindi – ha evidenziato - è un atto di giustizia. Superare la legge Fornero – secondo il vicepremier leghista - è un atto economicamente utile, come è utile abbassare le tasse ai piccolini, alle partite Iva, agli artigiani, ai commercianti, per loro ci sarà un risparmio di 10/15 mila euro all’anno”.