Ancora in primo piano nel dibattito politico ed economico il capitolo della nuova manovra relativo alla riforma delle Pensioni. In Europa guardano in questi giorni con grande attenzione alla legge di Bilancio 2019 che sta predisponendo il Governo Conte e che sarà varata dal Consiglio dei Ministri lunedì prossimo. Le modifiche alla legge Fornero, che ancora oggi rappresenta una garanzia per i conti pubblici ma che continua ad avere effetti devastanti sul piano sociali, vengono viste con grande preoccupazione dalla Troika e anche da Bankitalia.
Riforma Pensioni in primo piano nel dibattito politico ed economico
Ma l’esecutivo guidato dal premier Giuseppe Conte non intende fare un passo indietro rispetto a quanto promesso in campagna elettorale dal Movimento 5 stelle e dalla Lega: quindi nella manovra ci saranno la formula quota 100 e la proroga del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici. Su quest’ultimo punto, in particolare, si è impegnato ieri il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio che già la scorsa settimana aveva fatto sapere che la prosecuzione del prepensionamento rosa “non è mai stata messa in discussione”. Sulla soluzione quota 41 per i lavoratori precoci ancora non c’è nessuna certezza, ma sembra probabile che anche questa misura entri nella manovra.
Alcune delle misure potrebbero essere comunque ridimensionate rispetto a quanto inizialmente promesso ed è ancora da capire se complessivamente saranno soddisfatte le richieste dei lavoratori.
Opzione donna e quota 100 nella manovra, in forse quota 41 precoci
Di certo c’è che l’esecutivo non intende fare dietrofront sulla riforma pensioni.
Lo ha ribadito ancora oggi il vicepremier leghista. “Per anni – ha scritto Matteo Salvini in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook - ho ripetuto che una volta al governo mi sarei impegnato a cambiare la legge Fornero. Adesso – ha aggiunto - perché qualcuno da Bruxelles o Bankitalia dice che non va toccata io dico ‘scusate, ho scherzato’?
No. Io – ha concluso il leader del Carroccio sul social network - vado dritto, se ne facciano una ragione”. E’ quanto mandano a dire all’Europa i due vicepremier. Sulla stessa lunghezza d’onda, infatti, anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Continua dunque a registrarsi piena sintonia tra la Lega e il Movimento 5 stelle in particolare sulla riforma delle pensioni.