Arrivano novità importanti sul fronte previdenziale: recenti indiscrezioni che sembrano trovare sempre più conferme anche su due recentissimi articoli pubblicati su Il Sole 24 Ore raccontano infatti di un Governo giallo-verde deciso a riaprire il dialogo con l’Europa, con quota 100 e reddito di cittadinanza che dovrebbero consequenzialmente slittare da gennaio/febbraio 2019 ad aprile.

Pensioni 2019, incontro Conte-Juncker: primi passi in avanti

Lo scopo della cena tra Giuseppe Conte (Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana) e Jean-Claude Juncker (Presidente della Commissione europea) tenutasi sabato sera a Palazzo Berlaymont (tra i presenti anche il Ministro dell’Economia Tria e Dombrovskis, vice presidente Ue, e il commissario agli affari economici Moscovici) era cercare una quadra al fine di evitare la procedura d’infrazione.

Nel corso della serata è stato consegnato un dossier italiano di ben quaranta pagine in cui sono evidenziati alcuni nuovi correttivi, come ad esempio il dirottamento di 4-5 miliardi di euro da reddito di cittadinanza e quota 100 al comparto investimenti. Nessun allarme per i cittadini, tengono a sottolineare Di Maio e Salvini, la quota 100 ed il reddito di cittadinanza non sono misure in discussione, quello su cui si discuterà sono le modalità e la forma. Il primo fattore che potrebbe giocare a favore dell’Italia in un'ottica di convincimento verso l’Ue è il tempo. Pare infatti che si sia proposto, per risparmiare, uno slittamento delle misure cardine della manovra da gennaio/febbraio ad aprile 2019.

Riforma pensioni: quota 100 potrebbe slittare ad aprile 2019

Questa una delle novità compresa nelle 40 pagine del dossier consegnato, una sorta di primo passo in avanti verso le critiche dell’Unione Europea, un modo per avanzare verso il dialogo cercando di garantire maggiori investimenti da parte dell’Italia. Salvini ha comunque assicurato che non ci saranno passi indietro circa la riforma Fornero, mentre Di Maio dal canto suo ha chiarito che non sono in discussione le platee di reddito e la quota 100 già annunciate: a variare quindi solo il via effettivo alle misure (nessuna novità dunque viene prevista in termini di requisiti), che anziché partire a gennaio, dovrebbero vedere la luce ad aprile assicurando un risparmio di 1.6 miliardi dal comparto Pensioni e di 2.25 dal reddito di cittadinanza.