Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi martedì 13 novembre, riguardano le polemiche che hanno investito la nuova misura di anticipo pensionistico, Quota 100, pensata dal Governo Conte per superare i rigidi paletti della Legge Fornero. Le polemiche riguardano le possibili penalizzazioni a cui potranno andare incontro i lavoratori che sceglieranno di uscire dal lavoro con Quota 100, a condizione, naturalmente, di possedere i requisiti relativi ai 62 anni di età anagrafica e i 38 di versamenti contributivi. Se da una parte, l'Upb (l'Ufficio Parlamentare di Bilancio), parla di possibili penalizzazioni sugli assegni fino al 34,17 per cento (nel caso di anticipo pensionistico di 6 anni), dall'altra il vicepremier Matteo Salvini continua a sostenere il primo 'step' di riforma previdenziale contro la Legge Fornero.

Pensioni, Quota 100: Salvini ripete 'Non obblighiamo nessuno, diamo un'opportunità'

'Noi diamo un'opportunità, non obblighiamo nessuno' - ha dichiarato il leader della Lega Nord - chi vuole, avrà il diritto di recuperare i contributi e andare in pensione: chi, invece, vorrà continuare a lavorare potrà farlo'. Salvini ribadisce come i lavoratori saranno liberi di scegliere, ribadendo tuttavia che 'non ci saranno penalizzazioni e si partirà all’inizio del nuovo anno'.

Il vicepremier ha sottolineato ancora una volta come il Governo stia tenendo presente il fatto che non tutti gli aventi diritto potranno andare in pensione subito: è il caso della Pubblica Amministrazione e, a questo proposito, il leader della Lega ha specificato che l'esecutivo sta studiando degli scaglioni per evitare che alcuni settori del pubblico impiego possano andare a bloccarsi.

Salvini su Quota 100: 'Se serviranno più soldi, troveremo più soldi'

Salvini ci tiene a sottolineare un elemento importante, quella della sua promessa fatta agli italiani di voler 'smontare la Legge Fornero': 'dopo 5 mesi ho dato un segnale concreto' - ha dichiarato il vicepremier, sottolineando comunque che si tratta solamente dell'inizio perché l'obiettivo finale è sempre quello di poter arrivare a Quota 41.

'Se serviranno più soldi, troveremo più soldi'.

Salvini, però, ha risposto alle domande dei giornalisti riguardanti la questione dei contributi i versati. 'Si va verso il sistema contributivo, e mi sembra giusto che sia così: pertanto, se un lavoratore va in pensione alla mia età, prenderà esattamente quello che ha versato'.

Quindi, ci saranno le penalizzazioni? Salvini risponde: 'Le persone che mi incontrano mi dicono grazie: chiedete loro se preferiscono rimanere sotto sequestro della Legge Fornero oppure se preferiscono andare in pensione recuperando quello che hanno versato'.

Quota 100 'onerosa' per i lavoratori per chi anticiperà di più l'uscita dal lavoro

Questa la risposta del Ministro dell'Interno ai dati snocciolati da Giuseppe Pisauro dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, durante un'audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Pisauro ha calcolato che se i 437mila lavoratori, stimati dal Governo, andassero tutti in pensione, la spesa pensionistica lorda aumenterebbe di quasi tredici miliardi nel 2019.

Una stima che, comunque, non può essere confrontata con i 6,7 miliardi previsti dal fondo per Quota 100 indicato nella Legge di Bilancio 2019. In ogni caso, secondo l'Upb, i lavoratori che sceglieranno la nuova misura di anticipo pensionistico andranno incontro ad una decurtazione minima (sul loro assegno lordo) del 5 per cento nel caso in cui vadano in pensione un anno prima rispetto ai vincoli attuali. La decurtazione arriverebbe fino al 34 per cento, nel caso in cui il lavoratore vada in pensione con più di 4 anni di anticipo sul previsto.