Si continua a discutere sul famigerato meccanismo della quota 100 in attesa dell'emanazione del decreto che dovrebbe consentire alla misura di decollare a partire dal prossimo anno. Il Governo Conte sembra aver preso le decisioni sulle finestre trimestrali riservate ai lavoratori del comparto privato. Anche la proroga del regime sperimentale donna avrebbe ricevuto il via libera anche se sono sorti non pochi dubbi sul riconoscimento dei contributi figurativi ai fini previdenziali.
Salvini conferma: 'non ci saranno penalizzazioni'
Come affermato dal vicepremier della Lega Matteo Salvini, il sistema della Quota 100 entrerà in vigore a partire da febbraio 2019 con il meccanismo delle finestre e senza alcun tipo di penalizzazione.
Misura che, però, è stata fortemente criticata per via dei possibili tagli sull'assegno previdenziale che, stando alla società Tabula vanno dal 5 al 20%. Ipotesi che viene smentita dallo stesso Salvini che, intervenuto nei giorni scorsi alla trasmissione "Otto e Mezzo " su La7 ha parlato di una misura riservata a circa 400-500 mila potenziali beneficiari per il 2019. Tuttavia, per accedere alla misura occorrono almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi. "Molti lavoratori dal 2019, il mese di febbraio, è mio obiettivo, potranno scegliere se andare in pensione. Quota 100 quest'anno si applica a partire dai 62 anni senza penalizzazioni", ha spiegato aggiungendo che l'assegno pensionistico verrà percepito per intero.
Il Governo, intanto, ha conferma il il cosiddetto sistema delle finestre che saranno utili per il pensionamento anticipato con Quota 100. Per i dipendenti del settore privato saranno quattro con cadenza trimestrale: la prima si aprirà ad aprile, la seconda a luglio, la terza ad ottobre mentre la quarta finestra si aprirà a gennaio del 2020.
Cosa assai diversa per i dipendenti della Pubblica Amministrazione che, invece, saranno costretti ad aspettare per evitare lo svuotamento degli uffici pubblici.
Via libera all'Opzione Donna
Di fondamentale importanza, anche il via libera alla proroga del regime sperimentale donna che consente alle lavoratrici di anticipare lì'uscita dopo il raggiungimento di almeno 57 anni di età (58 per le autonome) accompagnati dai 35 anni di anzianità contributiva.
Il decreto sulla proroga è già stato scritto: l'età pensionabile, infatti, verrà innalzata di un anno per via dell'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita e, inoltre, al fine del raggiungimento dei requsiti non potranno essere contati i contributi figurativi.