"Sulla Legge Fornero leggo cose incredibili. Non c'è alcun taglio, alcuna penalizzazione", lo ha affermato il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo che l'Ufficio Parlamentare di Bilancio ha reso nota la sua relazione che ipotizza tagli sugli assegni previdenziali che vanno dal 5 al 30 % per tutti coloro che, a partire dal 2019 usufruiranno del sistema della Quota 100.
Per Salvini non ci saranno penalizzazioni
Per il vicepremier della Lega, infatti, se un lavoratore decide di lasciare il lavoro anticipando l'uscita di quattro anni si ritroverà con quattro anni in meno di versamenti contributivi.
Pertanto, precisa che il Governo non regalerà nulla e non toglierà nulla. Stando a quanto ipotizzato dall'Upb, circa 437 mila lavoratori avranno la possibilità di anticipare l'uscita a partire dalla prossima primavera con un costo stimato pari a 13 miliardi di euro.
Non tutti però, potrebbero scegliere la strada della pensione anticipata visto che potrebbero andare incontro ad una riduzione dell'assegno pensionistico che va dal 5 al 30 % a seconda degli anni di anticipo rispetto all'età pensionabile prevista dall'attuale Riforma Fornero. E' questo che preoccupa la maggior parte degli italiani che si accingono a richiedere il pensionamento anticipato seppur dovranno far fronte al sistema delle finestre ipotizzato dal Governo giallo-verde.
Boeri afferma: 'non ci sono risorse per Quota 100'
A smentire quanto ipotizzato dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio è stato il vicepresidente del Consiglio Salvini ancora alle prese con le recenti dichiarazioni rilasciate dal Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri in merito alla mancanza di risorse per il biennio 2020-2021.
Stando a quanto riportato da "Il Fatto Quotidiano", infatti, l'economista avrebbe ancora una volta criticato la misura previdenziale per via delle previsioni effettuate dall' Inps riguardante l'incremento della spesa pensionistica. Per lo stesso Boeri, infatti, la misura comporterà circa 6,7 miliardi di euro per il primo anno di applicazione; una cifra che sembra destinata a salire negli anni a venire fino a toccare 7 miliardi.
"E' doveroso dare una giusta informazione agli italiani", ha sottolineato.
Matteo Salvini, invece, risponde affermando che Boeri è in perenne campagna elettorale: "Si dimetta e si candidi col Partito Democratico alle prossime elezioni Europee", ha detto. Da queste dichiarazioni si può intuire che il Governo non sembra manifestare la volontà di compiere passi indietro.