Quali potrebbero essere le possibilità di andare in pensione anticipata nel corso del 2019 con le misure della quota 100, della proroga dell'opzione donna, ma anche degli attuali requisiti della riforma delle Pensioni di Elsa Fornero? E' possibile, ad oggi, fare alcune considerazioni e calcoli in merito al ventaglio delle possibilità di andare in pensione l'anno prossimo, in attesa degli ultimi dettagli che verranno adottati dal Governo Conte e dai vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, soprattutto in merito alle finestre temporali di uscita con le pensioni a quota 100.

Ad oggi, infatti, chi maturerà i requisiti della pensione anticipata già alla fine del 2018 (ovvero i 62 anni di età e i 38 di contributi), potrebbe ricevere la pensione già da aprile 2019 se il suo impiego dovesse essere nel settore privato. In questo scenario sono coinvolti i contribuenti la cui data di nascita sia compresa tra il 1952 (chi oggi ha 66 anni) ed il 1956 (gli odierni sessantaduenni). Ma la misura si allargherà nei prossimi anni anche a chi è nato negli anni successivi. I dipendenti statali dovranno, invece, attendere qualche mese in più per la necessità di prestare un preavviso, oltre alla finestra: si parla di sei mesi aggiuntivi.

Pensione anticipata quota 100: ultime novità di oggi sulle uscite a 62 anni nel 2019

E, pertanto, la pensione anticipata a quota 100 potrebbe effettivamente partire nella primavera del 2019 dato che i possibili beneficiari dovranno attendere la maturazione del meccanismo delle finestre. Conti alla mano, i contribuenti del settore privato dovranno posticipare l'uscita di tre mesi dalla maturazione dei requisiti delle pensioni a quota 100, mentre i lavoratori del pubblico impiego dovranno aggiungere ai tre mesi della finestra anche un ulteriore periodo di tre mesi, per un ritardo di 6 mesi totali.

Le prime uscite di lavoratori statali potrebbero avvenire, dunque, nel giugno del 2019 con il primo assegno a luglio prossimo.

Pensione anticipata con opzione donna e Ape social: requisiti uscita ulteriori rispetto a quota 100

La pensione anticipata a quota 100 non sarà l'unica novità della riforma delle pensioni del 2019. Infatti, è previsto che le lavoratrici possano beneficiare della proroga dell'opzione donna, misura sospesa nell'anno in corso in quanto non prevista nella legge di Bilancio 2018 e rimessa a nuovo dall'attuale governo.

I requsiti per l'uscita prevedono i 35 anni di contributi, mentre per quanto riguarda l'età occorre considerare che l'ultimo anno di nascita utile per andare in pensione è quello del 1959. La riforma delle pensioni, tuttavia, dovrebbe prorogare anche un'altra misura ereditata dai precedenti governi: si tratta dell'anticipo pensionistico Ape social che permetterà di andare in pensione anticipata già a partire dai 63 anni con 30 o 36 anni di contributi a seconda della situazione del contribuente (invalidità, carichi familiari, disoccupazione). Ape social, volontaria e aziendale dovrebbero rimanere in vigore anche per le uscite dal lavoro di tutto il 2019. Infine, dovrebbero essere confermati i requisiti delle pensioni anticipate previste già dalla riforma Fornero: le uscite non dovrebbero subire l'aumento dei cinque mesi dei contributi come per le pensioni di vecchiaia (nel 2019 a 67 anni). Pertanto, si potrà andare in pensione anticipata, indipendemente dall'età, al raggiungimento dei 41 anni e 10 mesi per le donne e a 42,10 per i lavoratori.