Gli ultimi aggiornamenti sulle Pensioni ad oggi 13 dicembre 2018 emergono dal nuovo incontro tra il Presidente del Consiglio e la Commissione Ue in merito alla manovra. Si conferma l'avvio delle nuove uscite anticipate tramite la quota 100, seppure con una sperimentazione di natura triennale e con il vincolo della non cumulabilità dei redditi. Dal punto di vista dei costi, il rapporto deficit / Pil dovrebbe restare contenuto al 2,04%, con l'obiettivo di evitare la procedura d'infrazione dell'Ue. Nel frattempo dai sindacati prosegue il pressing sul Governo per allargare la platea dei potenziali beneficiari e per garantire l'avvio di ulteriori misure come la quota 41, la proroga opzione donna, il riconoscimento dei lavori di cura e la salvaguardia dei lavoratori esodati.

Pensioni anticipate: ipotesi di contenimento dei costi

La nuova legge di bilancio potrebbe arrivare ad un rapporto tra deficit e Pil al 2,04% rispetto al 2,4% ipotizzato inizialmente. È quanto emerge dall'incontro tenutosi nella serata di ieri tra il Premier Giuseppe Conte ed i Commissari Ue Juncker, Moscovici e Dombrovskis. Al termine della riunione il Presidente del Consiglio italiano ha affermato di essere "positivo" e "ambizioso" in merito alla possibilità di fermare la procedura d'infrazione riguardante la manovra. "I rapporti tecnici ci hanno permesso un margine di negoziazione, abbiamo recuperato alcune risorse finanziarie, perché siamo stati molto cauti e ora stiamo utilizzando queste risorse per questo negoziato in corso con la Commissione.

Abbiamo presentato una proposta seria e ragionevole sul tavolo. Confidiamo che questa negoziazione possa concludersi con una soluzione positiva e pienamente condivisa nell'interesse di tutti, in particolare dei cittadini italiani", ha spiegato Conte. Sul tavolo vi sono riduzioni importanti di costo rispetto alle ipotesi iniziali, pur mantenendo l'avvio delle pensioni anticipate tramite la quota 100 e del nuovo reddito di cittadinanza.

Dalle nuove proposte ripartirà a breve anche il confronto politico interno alla maggioranza, mentre lo stesso ministro dell'Economia Giovanni Tria sarà presente in giornata a Bruxelles per approfondire gli inevitabili dettagli tecnici riguardanti la trattativa. D'altra parte, il tempo per raggiungere un compromesso è ormai agli sgoccioli, visto che la Commissione europea dovrà prendere una decisione entro il prossimo 19 dicembre.

Uscite flessibili con le quote sperimentali per il triennio 2019 - 2021

Cercando di fare il punto della situazione in merito alle novità emerse nelle scorse ore emerge che la nuova quota 100 non dovrebbe risultare caratterizzata da delle graduatorie di accesso, ma si vedrà contingentata attraverso delle clausole di garanzia che scatteranno nel caso in cui i costi dovessero diventare eccessivi. Allo stesso tempo la misura sarà caratterizzata per un'applicazione a tempo, a partire dal 2019 e fino al 2021. Di seguito la questione verrà messa nuovamente in discussione, stante che l'esecutivo ha già annunciato di voler lavorare ad una nuova misura basata esclusivamente sull'anzianità di contribuzione.

Resta inoltre presente nella versione finale dei provvedimenti il vincolo al divieto di cumulo con altri redditi, stante un limite di 5mila euro per il lavoro autonomo di stampo occasionale.

Proietti (Uil): quota 100 deve essere strutturale e senza finestre

Nel frattempo dai sindacati prosegue il pressing sul Governo per l'avvio di una flessibilità pensionistica che sia slegata da vincoli e paletti. Per il segretario Confederale della Uil Domenico Proietti "è necessario continuare a cambiare significativamente la legge Fornero, come avvenuto in questi ultimi due anni, sotto la forte spinta di Cgil, Cisl e Uil. Quota 100 è un provvedimento utile, ma deve essere strutturale e senza finestre". Il sindacalista ha quindi ricordato che è essenziale allo stesso tempo avviare la quota 41 per i lavoratori precoci, così come prevedere la possibilità di valorizzare il lavoro di cura ed avviare la proroga dell'opzione donna, nonché la tutela per i lavoratori esodati attraverso la nona salvaguardia. Tematiche sulle quali le parti sociali chiedono di agire con concretezza.