Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 11 dicembre vedono arrivare nuove dichiarazioni dal premier Giuseppe Conte in merito al superamento della legge Fornero ed alle misure di riforma del settore previdenziale e del welfare previste all'interno della legge di bilancio 2019. Nel frattempo emergono nuovi interessanti dettagli sulle proposte che l'esecutivo avanzerà alla Commissione europea al fine di trovare un accordo ed evitare l'apertura della procedura d'infrazione. Mentre dall'opposizione giungono nuove critiche sul percorso parlamentare della Manovra e sulla mancanza dei dettagli riguardanti i provvedimenti discussi alla Camera.

Premier Conte: 'La Fornero non è un totem'

Nella giornata di ieri si è registrato un intervento a tutto campo del premier Giuseppe Conte in merito alla discussione della nuova legge di bilancio 2019. Dopo aver discusso della riforma previdenziale e del welfare incontrando i sindacati, il Presidente del Consiglio ha commentato il dialogo in corso con Bruxelles esprimendo la propria opinione sulle tematiche chiave. In merito alla flessibilità in uscita dal lavoro, ha quindi spiegato che con le controparti europee "abbiamo detto più volte che la Fornero non è un totem". In particolare, "stiamo valutando in queste ore le relazioni e le simulazioni dei tecnici per capire l'impatto economico di quota 100".

Per quanto riguarda invece le altre questioni rimaste aperte, Conte ha spiegato che "sul fisco non abbiamo pensato di chiudere la partita con la Manovra. E' solo un primo tassello. Il messaggio è: non pensiate che abbiamo rinunciato a un intervento organico che ci avrebbe richiesto oggi risorse cospicue". Infine, ha commentato il nuovo reddito di cittadinanza come "una misura fondamentale di politica sociale".

Tetti di spesa su Quota 100 e RdC tra le proposte in arrivo dal Governo all'UE

Proprio in merito alla discussione con l'UE accennata dal premier Conte, nella serata di ieri si sono diffuse tramite la stampa due ipotesi riguardanti le proposte che l'Italia vuole mettere sul piatto con la controparte europea al fine di trovare un accordo sulla LdB2019.

Nella pratica, si tratterebbe di due meccanismi che assieme dovrebbero garantire un costo della quota 100 e del reddito di cittadinanza non superiore al tetto dei 3 miliardi e mezzo di euro, in modo da far scendere il rapporto tra deficit e Pil al 2,2% (dal precedente 2,4%). Il margine di trattativa offerto sarebbe quindi proprio quel 0,2% di cui si era già parlato negli scorsi giorni. Sulla possibile intesa continua però a pesare un clima di incertezza, visto che un simile intervento finora è sembrato risultare insufficiente al fine di chiudere un accordo. Un ulteriore aiuto potrebbe arrivare quindi dalla spending review, che porterebbe sul tavolo un possibile calo aggiuntivo dello 0,1%. Per capire se lo sforzo sarà considerato sufficiente non si dovrà comunque attendere molto, posto che nella giornata di domani avrà luogo l'incontro tra il premier italiano Giuseppe Conte ed il presidente della Commissione Jean Claude Juncker.

Urso (FdI): grottesca approvazione della Manovra senza dettagli su reddito di cittadinanza e pensioni

Nel frattempo prosegue il pressing dell'opposizione in merito alla Manovra ed in particolare all'assenza dei riferimenti tecnici per poter analizzare le misure chiave avanzate dal Governo rispetto alle tematiche della previdenza e del welfare. Secondo il senatore dei Fratelli d'Italia Adolfo Urso "è grottesco che la Camera abbia approvato la legge di Bilancio senza alcuna reale indicazione di come siano articolati i due principali pilastri della manovra, reddito di cittadinanza e pensioni, e con gli attori che annunciano che al Senato cambierà tutto, saldi di Bilancio compresi". Oltre a ciò, in riferimento al confronto con le parti sociali, il Parlamentare ha definito anche "significativo che solo ora, a poche ore dalla presentazione degli emendamenti al Senato e dal confronto decisivo in sede europea, il Governo riceva i rappresentanti delle associazioni di impresa e dei sindacati".