Oggi 17 gennaio è il giorno I cui si attende l’approvazione del decreto da parte del consiglio dei Ministri. I temi che maggiormente destano interesse sono quelli della previdenza sociale. In particolare modo si fa riferimento a quota 100, che dovrebbe essere adottata in via sperimentale per il triennio 2019-2021. L’obiettivo è quello di garantire quota 41 per tutti I lavoratori, ma per sapere qualcosa in più è necessario attendere l’arrivo del decreto, atteso nel pomeriggio. Sarebbero state prorogate anche per tutto il 2019 l’Ape Sociale e Opzione Donna.

L’anticipo pensionistico sociale sarebbe favorevole, anche perché il prestito ponte è a carico dello Stato. Opzione Donna sarà ben accolta dalle lavoratrici che vedono questa forma sperimentale prorogata di 12 mesi.

Ape Sociale e Opzione Donna prorogate nel 2019

Saranno prorogate per tutto il 2019 l'Ape Sociale e Opzione Donna. Grazie all’anticipo pensionistico anticipato: il lavoratore non avrà penali economiche poiché il prestito ponte è a carico dello Stato. Bisogna tenere conto del fatto che l’assegno pensione non avrà un importo superiore ai 1.500 euro lordi mensili per I primi 12 mesi. Questa forma previdenziale non conviene a chi ha almeno 38 anni di contributi, visto che, con un anno di età in meno, può beneficiare di Quota 100.

Ape Sociale viene garantita ai lavoratori in situazioni di disagio di ottenere la pensione senza penalità a partire dai 63 anni di età e dai 30-36 di contribuzione. In particolare è riservata a chi svolge attività gravose. Può esser fatta valere (e contare) ai fini del perfezionamento del requisito contributivo tutta la contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo, purché i versamenti non siano stati fatti presso una Cassa di liberi professionisti.

Tale meccanismo, introdotto per la prima volta dal governo Gentiloni. Di un anno sarà la proroga per Opzione Donna: questa forma sperimentale è dedicata alle lavoratrici dipendenti nate entro il 31/12/1960 e le autonome nate entro il 31/12/1959, che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi versati entro il 31/12/2018. La decorrenza resta in 12/18 mesi a seconda se dipendenti o autonome così come resta confermato il ricalcolo contributivo dell’assegno.

Quota 100: i requisiti per beneficiarne

Quota 100, i requisiti per potere fare domanda volontaria sono 62 anni d'età anagrafica e 38 anni di contribuzione attiva. I lavoratori potranno andare in pensione 5 anni prima ma percepiranno un assegno pensione più basso poiché esso verrà percepito per più tempo. Non sarà possibile percepire altri redditi fino a 67 anni, eccezione fatta per I lavori occasionali che, però, non devono permettere di avere un incasso annuale superiore ai 5000 euro. L'ingresso nell'Inps sarà però legato a delle finestre mobili trimestrali, pertanto i primi pensionamenti arriveranno solo da aprile. Mentre i dipendenti pubblici dovranno attendere sei mesi per garantire la continuità del servizio (in questo caso i primi pensionamenti partiranno da luglio). L'opzione resta disponibile in via sperimentale per tre anni.