Il governo torna a parlare della riforma sulle Pensioni, secondo quanto contenuto nella legge di bilancio. Le ultime novità riguardano, ancora una volta, Quota 100 che rappresenta il provvedimento base del decreto, ma anche il vero obiettivo del governo Conte, ovvero Quota 41 per tutti. In buona sostanza, la riforma avviata dall'esecutivo Lega-M5S prevederà due fasi: si comincerà con Quota 100, in via sperimentale con durata triennale per poi arrivare a Quota 41 per tutti.

Decreto pensioni: ultime novità sul testo in approvazione il 17 gennaio

Il decreto sarà esaminato dal Consiglio dei Ministri e, con tutta probabilità, approvato giovedì prossimo 17 gennaio, in ritardo su quella che doveva essere la tabella di marcia, ritardo dovuto a ragioni tecniche.

Come dichiarato dai ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio, l'obbiettivo del decreto che riguarda Quota 100 è quello di permettere a migliaia e migliaia di persone di poter andare in pensione, liberando così il proprio posto di lavoro per fare spazio ai tantissimi giovani disoccupati. Il traguardo che Salvini e Di Maio intendono raggiungere sarà quello di garantire l'applicazione della Quota 41 per tutti il più presto possibile: nel frattempo, verranno attenuati gli effetti della Legge Fornero attraverso Quota 100 che diventerà misura valida almeno per i prossimi 3 anni. Il decreto sulle pensioni verrà affiancato dal testo riguardante il reddito di cittadinanza: il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha parlato di sgravi fiscali per quanto riguarda le aziende che assumono nuovi dipendenti: le imprese e le pubbliche amministrazioni che assumeranno soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza potranno fruire di agevolazioni con sgravi fiscali fino a 18 mesi.

Pensione anticipate: ecco come funziona l'uscita pensionistica con Quota 100

La nuova Quota 100 prevede che, una volta raggiunti i 62 anni di età anagrafica e i 38 di contributi versati, si possa accedere alla pensione, qualora il lavoratore, ovviamente, decida di farne richiesta. Di conseguenza, non sarà possibile accedere alla pensione anticipata se non si è in possesso dei requisiti minimi.

Ad esempio, non si potrà accedere alla pensione con 40 anni di contributi e 60 anni di età, sebbene la somma risulti pari a 100. Sarà necessario aver compiuto i 62 anni.

Opzione Donna: i requisiti richiesti per accedere alla pensione anticipata

Nel decreto riguardante Quota 100, troverà spazio anche la proroga per Opzione Donna, in base alla quale le lavoratrici potranno andare in pensione a 58 anni di età (per le dipendenti, 59 per le autonome); tuttavia il diritto al trattamento pensionistico sarà riconosciuto solamente a chi avrà maturato almeno 35 anni di versamenti contributivi.

Ricordiamo che l'assegno pensionistico a favore delle lavoratrici che usciranno dal lavoro con Opzione Donna sarà calcolato interamente secondo il sistema contributivo, il che comporterà, in diversi casi, una considerevole decurtazione dell'assegno rispetto alla pensione di anzianità spettante con i requisiti della Legge Fornero.