Cresce l'attesa dei lavoratori per la pubblicazione del cosiddetto "decretone" in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento di riforma del settore previdenziale e del welfare dovrebbe essere in queste ore in fase di verifica al Quirinale per la firma del Presidente della Repubblica Mattarella, mentre le ultime stime giornalistiche ne danno l'arrivo in GU per il prossimo lunedì. Il passaggio è fondamentale per far decollare i provvedimenti visto che senza l'ufficializzazione l'impianto normativo non risulta ancora ufficialmente in vigore. Nel frattempo sul Sole 24 Ore parlano di nuove proiezioni in arrivo dall'esecutivo in merito alla propensione dei lavoratori nell'adozione della quota 100.

Secondo le ultime proiezioni circa il 40% di chi lavora nel privato ed il 45% dei dipendenti pubblici sarebbe favorevole all'opzione e quindi intenzionato a dare seguito alla richiesta di quiescenza.

La Quota 100 rappresenterà un provvedimento importante per il comparto previdenziale

Stante i numeri appena evidenziati, appare quindi chiaro che il nuovo meccanismo di prepensionamento è destinato comunque ad avere un impatto importante rispetto al sistema pensionistico nel suo complesso. D'altra parte, se il meccanismo dovesse effettivamente trovare un buon riscontro vi saranno risvolti importanti anche per il mercato del lavoro, visto che le stime parlano non solo di 10mila assunzioni per i navigator (legate al reddito di cittadinanza), ma di 70mila nuovi posti statali che potrebbero liberarsi grazie alla quota 100.

Insomma, la riforma del settore punta non solo a favorire il pensionamento dei lavoratori più anziani, ma anche a far ripartire il turn over ed il ricambio generazionale che si era bloccato dopo l'irrigidimento delle regole di accesso all'Inps dovuto alla legge Fornero. Mentre nel triennio le nuove assunzioni nel pubblico impiego potrebbero arrivare a toccare le 450mila nuove assunzioni.

La corsa contro il tempo per le domande di pensionamento

Sulla vicenda restano quindi ancora da sciogliere gli ultimi nodi relativi alla effettiva partenza delle misure. Dopo che il decreto legge arriverà in Gazzetta Ufficiale sarà infatti necessario attendere la diffusione da parte dell'Inps della circolare contenente le istruzioni operative per inoltrare allo stesso istituto le richieste di pensionamento.

Tutto ciò mentre le scadenze da rispettare per riuscire a centrare la prima finestra utile di quiescenza sono ormai sotto data: non è un caso se negli scorsi giorni si è già assistito ad un numero molto elevato di richieste presso gli sportelli dell'Inps e dei patronati.