Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 25 gennaio 2019 vedono concretizzarsi un importante passaggio verso l'avvio delle nuove uscite anticipate con la quota 100 (dai 62 anni di età e 38 anni di contribuzione) e del reddito di cittadinanza. Nella serata di ieri è infatti arrivato il via libera da parte della Ragioneria dello Stato alla bozza del cosiddetto "decretone", cioè al decreto legge approvato lo scorso 17 gennaio dal Governo durante un breve CdM e successivamente inviato ai tecnici per la verifica delle coperture. Al momento per completare la procedura in grado di rendere operative le nuove misure resta quindi solo il passaggio della firma del Presidente della Repubblica Mattarella e della pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.
Per il ministro Tria non ci sono blocchi riguardanti il 'decretone'
Sulla vicenda ha voluto esprimere la propria posizione anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria, soffermandosi in particolare sulla questione dei tempi e spiegando che il loro dilungarsi non è dipeso da problematiche di ragioneria. "Non ci sono blocchi nel decretone" ha quindi sottolineato l'esponente del Governo, spiegando che il lavoro svolto è stato al contrario dedicato ad "affinare il testo e le misure", vista la loro complessità. D'altra parte, le stime indicano che vi sarà un elevato coinvolgimento dei cittadini nei nuovi provvedimenti. La quota 100 porterà infatti al pensionamento circa 290mila persone in più nel corso di quest'anno, mentre il reddito di cittadinanza dovrebbe coinvolgere circa un milione e 248mila nuclei familiari tra cui 241mila stranieri.
Infine, il principale esponente del Mef ha anche voluto escludere la possibilità che si renda necessaria nel prossimo futuro una nuova Manovra economica, visto che l'obiettivo del deficit strutturale "non tiene conto dell'andamento dell'economia".
Il ministro Di Maio esprime tranquillità sulle coperture
Anche dal ministero del Lavoro si esprime serenità in merito alle coperture riguardanti la riforma della previdenza e del welfare.
Secondo il Vice Premier Luigi Di Maio "dopo aver trovato 15 miliardi per quota 100 e reddito di cittadinanza, tutte le preoccupazioni sono minori". L'esponente pentastellato ha infatti ricordato che quando il Governo era nella fase di avvio "tutti dicevano che non c'era un euro, aumentando le tasse su gioco, banche e assicurazioni, tagliando pensioni d'oro e vitalizi, anche attingendo al deficit abbiamo trovato i soldi per finanziare queste misure".