Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 6 gennaio 2019 vedono arrivare nuove conferme dal testo del decreto in discussione presso il Governo e riguardante il pacchetto di riforma previdenziale avviato con la nuova legge di bilancio. Nel frattempo dall'esecutivo si conferma anche l'avvio dell'ipotesi di un prestito ponte su base volontaria nel pubblico impiego per accorciare i tempi di liquidazione del trattamento di fine servizio nel caso di adesione alla quota 100. Infine, dall'opposizione proseguono le forti critiche riguardanti il mancato superamento della legge Fornero, soprattutto rispetto alle promesse elettorali.
Con la nuova Q100 in pensione dai 62 anni a partire dal prossimo 1° aprile
Dal testo dei decreti in corso di approvazione dal Governo emergono le prime conferme pratiche riguardanti i nuovi pensionamenti anticipati tramite la quota 100. Viene confermata la natura sperimentale dell'opzione, che avrà inizialmente durata triennale (dal 2019 al 2021). I beneficiari non potranno avere contemporaneamente altri redditi da lavoro (se non di natura occasionale ed entro le 5mila euro l'anno), mentre i criteri d'ingresso prevedono almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione. Le prime uscite scatteranno a partire dal prossimo 1° aprile per i lavoratori del settore privato e dal 1° luglio nel pubblico impiego.
Tra le altre misure previste con il prossimo decreto la proroga di Ape sociale e opzione donna, la pace contributiva, l'ulteriore scivolo di tre anni con quota 100 attraverso i fondi di solidarietà e l'avvio del reddito di cittadinanza.
Durigon (Lega): verso prestito bancario per il TFS dei lavoratori pubblici con quota 100
Il Governo resta al lavoro per cercare una soluzione pratica alla questione del TFS o TFR destinato i prepensionamenti dei lavoratori statali.
Per questi ultimi infatti, fruire della nuova pensione anticipata tramite la quota 100 può implicare di dover attendere fino ad 8 anni al fine di ricevere la liquidazione, visto che le regole attuali ne prevedono il versamento una volta maturati i requisiti di quiescenza in vigore con la legge Fornero. Sulla questione il Sottosegretario Claudio Durigon ha spiegato che l'esecutivo ha allo studio una soluzione che permetta l'erogazione del trattamento di fine servizio tramite un prestito ponte bancario, con interessi calmierati e garanzie a carico dello Stato.
"L'operazione sarà conveniente per chi vuole avere in anticipo i soldi della liquidazione" ha spiegato l'esponente dell'esecutivo, lasciando intendere che sul punto si è già in fase avanzata di definizione, visto che "stiamo valutando insieme all'Abi la stipula di una convenzione".
Labriola (Fi) critica quota 100 ed il mancato superamento della legge Fornero
L'opposizione prosegue la forte critica alla riforma delle pensioni in avvio con la legge di bilancio 2019, soprattutto per quanto concerne le promesse portate avanti dal Governo giallo - verde durante la campagna elettorale. Così, l'On. Vincenza Labriola di Forza Italia ricorda che "si doveva smontare la legge Fornero, ma con Quota 100 neanche la si scalfisce".
Infatti, secondo la deputata azzurra, "con Quota 100 si rischia da una parte di far lasciare l'Italia ai nostri pensionati, che per godersi il magro assegno prendono in considerazione di andarsene all'estero, e dall'altra si rischia di non consentire il ricambio generazionale nel mondo del lavoro". Al centro del pressing della minoranza resta quindi il fatto che la legge Fornero "non può essere cancellata", pertanto devono essere realizzati "dei correttivi" ponendo attenzione soprattutto "alle categorie più svantaggiate, come quella dei lavoratori usuranti e delle donne che lavorano il doppio degli uomini percependo stipendi e pensioni più basse" ha quindi concluso la parlamentare.