Le ultime novità sulla riforma delle Pensioni arrivano direttamente dai due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio che su Facebook, attraverso le loro pagine social, esultano per i risultati ottenuti in campo previdenziale da questo Governo. Molto meno soddisfatti gli esclusi dall’attuale legge di bilancio 2019: precoci, donne nate nel 1961, ed esodati. Le reazioni del Governo e dei cittadini a confronto.

Pensioni 2019, Salvini e Di Maio: 'Dalle parole ai fatti'

Tutto parte anche dall’assunzione a tempo indeterminato di alcuni dipendenti Piaggio, per i vicepremier questo è già un effetto diretto della Quota 100, che nasce con lo scopo di portare ricambio generazionale oltre al mandare in pensione prima oltre 300.000 persone.

Matteo Salvini ha commentato così: "Grazie ai pensionamenti consentiti da Quota 100 127 operai potranno avere il contratto a tempo pieno", poi ha aggiunto "Queste per me le più grandi soddisfazioni". Il post si è concluso con l’hashtag #dalleparoleaifatti, a voler sottolineare che questo Governo, nonostante tutto, è riuscito nell’intento di modificare la Riforma Fornero.

Così Di Maio sul suo profilo Facebook, facendo riferimento allo stesso caso della Piaggio: "Tanti auguri ai 127 operai che finalmente avranno un contratto a tempo pieno! Questo è il secondo effetto positivo di quota 100!". Poi facendo riferimento alla riforma Fornero e a quanti dicevano che non si poteva cambiare, dice soddisfatto: "Non solo tante persone potranno andare finalmente in pensione alla faccia della Fornero, ma si creano nuovi posti di lavoro.

Dicevano che era impossibile, e invece...". Poi convinto prosegue dicendo che sebbene i media abbiano fatto tanti articoli e titoli contro il Governo del cambiamento, quel che conta sono i fatti, a fronte di tutte le bugie mediatiche dette. I risultati, dice certo, 'piano piano arrivano'. Peccato che i lavoratori paiano molto meno entusiasti dei due leader e non nascondono di certo la loro insoddisfazione commentando sotto ai post dei vicepremier.

Precoci, donne, ed esodati furiosi contro la Legge di bilancio 2019: 'ma quale cambiamento?'

Meno entusiasti invece molti lavoratori: le donne escluse da opzione donna, nate dopo il 1960, che non hanno i contributi per rientrare nemmeno in quota 100 e i precoci che paradossalmente pur avendo molti più dei 38 anni di contributi richiesti sono fuori perché troppo giovani e non arrivano ai 62 anni necessari.

Poco da gioire anche per gli esodati, 6.000 anime ancora da salvare, che si sono sentiti presi in giro dalle promesse fatte in campagna elettorale. Nulla di cui gioire dicono queste categorie commentando sotto ai post social, ma anzi, sono necessari subito emendamenti a modifica della legge di bilancio 2019 prima che questa venga pubblicata in Gazzetta Ufficiale e diventi legge. Riuscirà il Governo a sanare anche questi malumori prima che il decretone venga pubblicato? Sono già tanti i cittadini che fanno presente al Governo che avrà vita breve, in quanto ha mantenuto solo una minima parte delle promesse fatte.