Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi martedì 22 gennaio 2019, riguardano l'oramai imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del maxi-decreto riguardante il pacchetto previdenziale e il reddito di cittadinanza. Il testo dovrebbe essere pubblicato tra oggi e domani, dopo aver ricevuto il via libera da parte della Ragioneria dello Stato e il sigillo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Come riportato dall'edizione odierna del quotidiano 'Il Sole 24 ore', anche nella giornata di ieri, i tecnici del governo hanno continuato con i lavori di limatura al provvedimento.

Risolta la questione riguardante l'anticipo del Tfs dei dipendenti statali, l'ultimo nodo da sciogliere è quello relativo al riscatto della laurea. Uno degli aspetti più interessanti, però, è quello rappresentato da quanto espresso nell'articolo 22 del decreto che potrebbe offrire l'accesso alla pensione anche ai lavoratori nati tra il 1960 e il 1962.

Quota 100, chances di pensione anche per i lavoratori nati tra il 1960 e il 1962

Quota 100, essendo misura sperimentale di durata triennale, riguarderà i nati tra il 1952 e il 1959. Vale a dire tutti coloro che oggi hanno meno di 67 anni, che rappresenta il requisito per la pensione di vecchiaia, e almeno 60 anni in quanto potranno raggiungere 62 anni nel 2021, a condizione, però, che abbiano ora almeno 36 anni di contributi in modo tale da poterne avere 38 nel 2021.

L'articolo 22 del decreto, però, offrirà una possibilità anche ai nati tra il 1960 e il 1962, cioè ai lavoratori che oggi hanno 57 anni, a condizione, però, che vi sia l'ombrello di un fondo bilaterale e di un'intesa sindacale. Questo aspetto viene messo in risalto dal 'Corriere della Sera' che sottolinea come il lavoratore, per poter accedere prima alla pensione, deve prestare la propria attività in un'azienda dove sia esistente o venga costituito un Fondo di solidarietà.

In questo caso potrà essere erogato un assegno straordinario per il sostegno al reddito a quei lavoratori che raggiungeranno i requisiti per accedere a Quota 100 entro i tre anni successivi. Un'altra condizione da soddisfare è quella secondo cui l'impresa si impegni ad assumere personale secondo il principio del 'ricambio generazionale'.

In pratica, secondo l'articolo 22, il lavoratore potrebbe anticipare l'uscita dal lavoro con 59 anni di età e 35 di contributi ma la norma si estenderebbe anche a coloro che oggi hanno 57 anni e 33 di contributi, visto che Quota 100 resterà in vigore fino al 2021, fermo restando l'esistenza di un accordo tra impresa e sindacati.

Decreto pensioni, ultimi dettagli sul riscatto di laurea

Sul maxi decreto pensioni-reddito di cittadinanza, restano da definire i dettagli per il riscatto della laurea: al momento, il testo concede questa possibilità ai lavoratori 'Under 45', non specificando, però, se gli anni recuperati possono concorrere oppure no al calcolo dell'importo pensionistico oltre che dell''anzianità' maturata dal lavoratore.

Ricordiamo, a questo proposito, che le annualità recuperate non possono essere superiori a 5: nelle ultime ore, salgono le quotazioni per un possibile innalzamento della soglia dei 45 anni e per rendere sicuro ed automatico il concorso del riscatto sull’ammontare del trattamento.