Slitta l’approvazione del decreto sulle Pensioni a quota 100 e sul reddito di cittadinanza. I conti non tornano? A Palazzo Chigi si stanno trovando delle difficoltà? “Questo secondo me è giusto”. A rispondere, ieri sera nel corso di un’intervista concessa a Bruno Vespa in studio a Porta a porta su Rai 1, è stato il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega che ormai da anni del superamento della legge Fornero ne ha fatto un cavallo di battaglia. “Prendersi cinque o sei giorni di tempo – ha detto il vicepremier leghista - perché stiamo parlando del futuro di milioni di italiani, e quindi – ha sottolineato - non commettere errori che entrano in casa di milioni di italiani, è fondamentale”.

Pensioni, intervento di Salvini a Porta a porta

Quella per l’abrogazione della legge Fornero e per la quota 100 è una battaglia che la Lega porta avanti ormai da tempo e che adesso è diventata anche una delle 'bandiere' del Movimento 5 stelle di Luigi Di Maio. Nel 2015 il Carroccio raccolse 500mila firme per avanzare la richiesta di referendum abrogativo della riforma pensioni varata nel 2011 dal governo Monti con il sostegno della maggioranza parlamentare di larghe intese che andava dal Partito Democratico a Forza Italia. Ma i giudici della Corte Costituzionale giudicarono inammissibile la proposta referendaria. La Lega tornò alla carica in Parlamento, proponendo con diversi disegni di legge sia l’abolizione della legge Fornero che l’istituzione di Quota 100, divenuta una delle misure simbolo del governo gialloverde, anche se in versione profondamente rimodulata rispetto a quanto proposto dai leghisti quanto erano all’opposizione e anche rispetto a quanto messo nero su bianco sia nei programmi elettorali di Lega e M5S sia nel contratto di governo.

Il vicepremier: 'Quota 100 partirà il 1° aprile'

Diversi i toni e gli argomenti usati ieri da Salvini a Porta a porta su Rai 1. “Se i tecnici ci dicono: dateci qualche giorno in più sul diritto alla pensione, sul Tfr (perché poi lo Stato dovrà pagare gli interessi sul trattamento di fine rapporto erogato dalla banca), sui disabili mi sono fatto carico in questo studio di aiutarne quanti più possibili col reddito di cittadinanza”.

Nessuna fretta dunque, si andrà avanti con calma, in ogni caso si partirà dal primo di aprile, e non è uno scherzo, assicura il ministro dell’Interno. “Quindi - ha detto Matteo Salvini intervistato da Bruno Vespa - io preferisco fare un buon servizio che non fare tutto di corsa, se invece di venerdì e mercoledì della prossima settimana.

Tanto i tecnici – ha sottolineato il vicepremier - mi hanno detto che gli italiani, dal primo aprile, si parte. Non sarà un pesce d’aprile ma sarà vero. Siccome riguarda alcuni milioni di cittadini, il diritto alla pensione è una cosa troppo seria per sbagliare, come il diritto al lavoro, il diritto alla salute”.