Ultime notizie sulle Pensioni, in molti aspettano che il maxi decreto venga promulgato. Decreto che dovrebbe contenere le disposizioni sul reddito di cittadinanza e su quota 100. Come è possibile apprendere dalle pagine del quotidiano Il Sole 24 Ore, si tratterà di un decreto molto 'pesante', non solamente dal punto di vista economico, ma per le verifiche periodiche da parte dell'Unione europea, oltre ad una conversione in legge che si preannuncia tutt'altro che semplice. Significative le parole del vice premier Di Maio sul lavoro che il movimento sta effettuando per attuare un taglio alle pensioni dei parlamentari.

Tria: quota 100 probabile nel 2019

Ad offrire parole di conforto sulla situazione politica è stato il ministro dell’economia Giovanni Tria: su quota 100 si confermano l'impianto e l'impatto della riforma. Si potrà andare in pensione con 62 anni e 38 di contributi "senza alcuna riduzione dell'assegno pensionistico" evidenzia l'esponente del Governo, ribadendo che "i dettagli saranno stabiliti con un apposito collegato alla manovra, anche in questo caso a inizio del prossimo anno". Ed è sempre lo stesso ministro dell'Economia a confermare i tempi di attuazione delle misure: il reddito di cittadinanza partirà a fine marzo o, al massimo, nei primi giorni di aprile con uno stanziamento di circa 7,1 miliardi di euro per il 2019.

Quota 100, invece, diventerà operativa a partire da febbraio e potrà essere utilizzata da tutti coloro che hanno raggiunto almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.

Di Maio: tagli agli stipendi dei Parlamentari

Le ultime parole dell'esponente del M5S Di Maio sono rivolte ad un nuovo obiettivo che il movimento si è posto: tagliare le pensioni d'oro dei parlamentari.

Notizia che, secondo il vice premier, ha generato malcontento tra i politici interessati. “Vi abbiamo promesso che vi regaleremo una bella legge per tagliare gli stipendi a tutti i parlamentari della Repubblica". Queste sono state le parole del vice premier Luigi Di Maio che sono rivolte agli italiani, a chi ha creduto in loro e a chi il ministro pensa di dovere rivolgere la propria gratitudine.

Sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” è possibile appurare il pensiero del vice premier Di Maio: “Nel 2018 abbiamo combattuto una classe di privilegiati che ci sta combattendo anche in questi giorni perché stiamo bloccando le pensioni d'oro”. Parole che possono fare sperare una buona parte di italiani che vede in questo movimento politico una nuova possibilità per l’economia della nostra penisola.