Alcuni rilevamenti fatti dall'ISTAT hanno evidenziato il fatto che nel 2017 i pensionati sono stati in calo rispetto all'anno precedente. La cifra è circa di 16 milioni di persone, suddivisi in 7,6 mil gli uomini e il restante 8,4 mil le donne. Questo è accaduto perchè sono diminuiti gli aventi diritto.

Inoltre viene sottolineato il fatto che la donna non è mai progredita dal punto di vista dell'autonomia, resta dunque l'uomo ad essere il fulcro delle famiglie italiane.Vediamo nello specifico i dati che sono emersi da questa interessante rilevazione, che dimostrano ancora una volta l'importanza di politiche pensionistiche a favore delle donne, ancora oggi le più in difficoltà e le meno tutelate.

Pensioni, 82% donne pensione mimima

A ricevere la pensione integrata al minimo sono 2,5 milioni di donne, pari all'82,1% di tutti coloro che ne hanno diritto. Attualmente la cifra corrisposta è di 507,42 euro mensili, ma dovrebbe essere adeguata a 780,00 euro con l'introduzione del reddito di cittadinanza. Resta il fatto che chi percepisce l'integrazione al minino e ha un reddito complessivo molto basso, ha il diritto di richiedere una maggiorazione sociale, che però attualmente non è a favore delle donne.Le pensionate a rientrare attualmente in questo frangente sono 613mila, pari al 74,5% complessivo. L'importo previsto per il 2017 è di 638,33 euro mensili. Resta in ogni caso una forte disparità tra il reddito netto pensionistico delle donne rispetto a quello degli uomini, a differenza del reddito dato alle donne in termini di Pensioni di reversibilità.

Nel report si parla poi del diritto delle donne a percepire una copertura pensionistica anche se hanno lavorato poco nel corso della loro vita. In questo caso viene tenuto conto del reddito del coniuge, il quale se supera la soglia di 26.385,84, rende la consorte non idonea a percepire altro reddito, in quanto lui guadagnerebbe abbastanza per entrambi.

L'analisi mostra altresì come siano molte le donne completamente senza reddito da pensione, eccovi i dati aggiornati, prodotti dall'Istat.

Pensioni, il 18% delle donne non la riceve

Inoltre è evidenziato che il 18% delle donne oltre una certa età non riceve alcuna pensione, contro gli uomini con il 3%, sempre nella stessa fascia di età.

In parole povere una donna su quattro di età compresa tra i 65 e i 79 anni è priva pensione previdenziale. In questo caso e sempre che rientri nei diritti previsti dalla normativa, subentra una pensione di tipo sociale.

Dalle pensioni di vecchiaia sono dunque gli uomini a trarne maggiori benefici, infatti secondo i dati relativi sempre al 2017, sono il 60% in più rispetto alle donne. Un altro dato importante è quello del 2,7% che corrisponde a coloro che continuano a lavorare anche dopo la pensione e solo in un caso su quattro si tratta di una donna. Emerge inoltre una certa disparità tra nord e sud per quanto riguarda il gap occupazionale, dove le pensioni di vecchiaia sono erogate per la maggiore al nord, mentre al sud ricevo per lo più trattamenti assistenziali o invalidità ordinarie.