Le nuove pensioni anticipate tramite la quota 100 hanno raggiunto la soglia delle quasi 30mila domande: lo annuncia l'Inps, aggiornando i dati presentati in precedenza alle due del pomeriggio di oggi 7 febbraio 2019. L'iniziativa sembra quindi continuare a raccogliere il favore e l'interesse dei lavoratori, sebbene il Presidente dello stesso Istituto di pubblica previdenza avesse sottolineato negli scorsi giorni che il trend di crescita delle domande risultasse in linea con le aspettative. Nonostante l'accesa dialettica sulla vicenda, influenzata anche dal dibattito politico in corso, di sicuro l'esordio della nuova opzione è stato positivo.
Roma la città con più richieste di pensionamento tramite la quota 100
Nell'analisi specialistica dei dati continuano a confermarsi le evidenze più specifiche già evidenziate con i precedenti aggiornamenti. La città di Roma resta saldamente in testa rispetto alla classifica del numero di domande ricevute dall'Inps per la quota 100 (si parla di quasi 2500 pratiche), seguita da Napoli (circa 1500 richieste). Per quanto concerne invece la tipologia di contribuzione, circa 12mila domande hanno riguardato dipendenti del settore privato e 9mila i lavoratori del pubblico.
Le polemiche con i tecnici delle organizzazioni internazionali
Nel frattempo non si placano le polemiche rispetto alle bocciature in arrivo dai tecnici e dagli organismi internazionali.
Nella giornata di ieri un report del Fondo Monetario Internazionale ha messo in guarda il Governo giallo - verde rispetto al costo delle nuove Pensioni flessibili sui già precari equilibri dei nostri conti pubblici. Oggi è invece Pierre Moscovici a puntare il dito contro i conti del Bel Paese, spiegando che le nuove misure di flessibilità previdenziale e del welfare non sembrano poter sostenere il rilancio dell'economia.
"I fatti parlano. Non sembra che l'espansione keynesiana prevista si stia materializzando in modo forte, malgrado un miglioramento della situazione finanziaria e dello spread. E credo che su questo si dovrebbe riflettere". D'altra parte, la replica dell'esecutivo ai tecnici non si è fatta attendere. "Quante previsioni ha azzeccato l’Unione europea negli ultimi anni?
Zero. Proprio per questo sono certo che succederà il contrario: secondo voi, rimettendo 20 miliardi nelle tasche degli italiani l'Italia va avanti o indietro?", ha dichiarato il Vice Premier Matteo Salvini durante un'intervista radiofonica concessa per Radio Anch'io.