Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 27 febbraio 2019 vedono emergere nuove dichiarazioni da parte del Governo ed in particolare dal Vice Premier Salvini in merito ai numeri raggiunti dalle domande di pensionamento tramite la nuova quota 100. Nel frattempo dall'opposizione si continua ad esprimere perplessità sulla recente riforma previdenziale e di welfare, mentre i sindacati chiedono all'esecutivo di essere ascoltati rispetto alle proprie rivendicazioni. Infine, dai Comitati dei lavoratori si torna a chiedere una soluzione definitiva per gli esodati.

Salvini (Lega): in 70mila hanno fatto domanda

L'accesso flessibile alle pensioni continua a restare al centro del dibattito politico. Nel pomeriggio di ieri il Vice Premier Matteo Salvini ha espresso soddisfazione in merito al numero di pratiche di flessibilità in uscita dal lavoro inviate ai lavoratori. Pubblicando un post sul proprio account twitter, l'esponente leghista ha spiegato che "già 70.000 italiani hanno fatto domanda per andare in pensione con la quota 100". Un risultato che si traduce in "più vita per chi sceglie di godersi affetti e tranquillità" ed allo stesso tempo "più lavoro per tanti giovani. Alla faccia dei chiacchieroni, dalla parole ai fatti", ha quindi concluso il ministro dell'Interno.

Gallone (FI): 'RdC come droga, Quota 100 un rischio per spesa eccessiva'

Nel frattempo dall'opposizione prosegue il pressing sul Governo e sui provvedimenti attualmente in discussione presso il Parlamento. Secondo la senatrice Alessandra Gallone, "le pensioni quota 100 rappresentano una spesa eccessiva che sarà tutta pagata dalle giovani generazioni".

Oltre a ciò, le stime indicano che "vi dovrebbero aderire circa 320 mila lavoratori pubblici e privati, la qual cosa creerà certamente dei vuoti difficili da coprire con effetti devastanti per i servizi da rendere ai cittadini". In merito invece al reddito di cittadinanza la vice presidente dei senatori azzurri ha espresso tutti i propri dubbi, sottolineando che l'Italia ha da sempre saputo esprimere solidarietà nei confronti dei più deboli, "ma non ha mai amato le iniziative assistenzialistiche che minano, come il reddito di cittadinanza, la dignità dei giovani alla ricerca di un lavoro".

Oltre a ciò, "questa misura, bandiera del M5S, è come la droga, crea dipendenza".

Pensioni, la posizione della Cgil: 'Ora il Governo ci ascolti'

Dai sindacati si fa il punto della situazione dopo il recente confronto con l'esecutivo tenutosi presso il ministero del Lavoro. Secondo quanto ha spiegato il segretario confederale Roberto Ghiselli, "sulla quota 100 serve il riconoscimento di uno sconto contributivo per le donne" mentre per il settore pubblico "abbiamo fatto presente la necessità di garantire la sostituzione di tutti coloro che andranno in pensione nel 2019 con quota 100, visto il blocco delle assunzioni fino a novembre 2019 previsto nella legge di bilancio”. Restano poi gli altri elementi ancora in attesa di risposta, come nel caso delle finestre trimestrali, del riconoscimento dei lavori gravosi e usuranti, della proroga di Ape sociale.

Un altro punto fondamentale è rappresentato dall'avvio delle Commissioni tecniche riguardanti la separazione tra previdenza e assistenza, oltre a quella sui lavori gravosi.

Ardizio (Comitati Esodati): serve la nona salvaguardia o una soluzione equivalente

Il coordinatore dei comitati degli esodati Claudio Ardizio esprime soddisfazione per la recente presa di posizione della Cgil sulla questione della nuova salvaguardia dei lavoratori, ricordando l'impegno profuso in merito alla vicenda. "Per avere queste dichiarazioni c'è stata anche una nostra azione verso la Cgil Cisl Uil", evidenzia il rappresentante dei lavoratori. "Verificheremo le risposte del Governo: sia coi sindacati, sia attraverso i deputati in Parlamento" prosegue Ardizio, spiegando che verrà chiesto un incontro "con Durigon / Fontana come comitati esodati per valutare gli emendamenti (accantonati) con soluzione per gli esodati e altre soluzioni richieste dai sindacati e dai senatori, che slittano dal senato alla Camera dei deputati, causa valutazioni della Ragioneria dello Stato non terminate". Il coordinatore ricorda quindi che l'obiettivo finale è la nona salvaguardia o una soluzione equivalente per tutti gli esodati.