Come promesso da parte del Governo, oggi 4 febbraio è stato messo in rete il sito internet dedicato al reddito di cittadinanza, una delle misure più importanti varate dall'esecutivo e autentico cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Il portale adesso è solo informativo, cioè viene messo a disposizione degli interessati per spiegare nel dettaglio tutti gli aspetti della misura. Dopo il 6 marzo, giorno prestabilito per il via alle domande di accesso al nuovo strumento di contrasto alla povertà, il sito diventerà operativo anche per presentare le domande.

Come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, il sito diverrà sportello telematico per la presentazione delle istanze ed andrà ad affiancarsi a quelli canonici già previsti per la misura, cioè i Caf e Poste Italiane.

Cosa spiega il sito internet del Rdc

Si chiama “redditodicittadinanza.gov.it” il sito a tema dedicato al nuovo strumento. Sul portale vengono spiegati anche i canali utili a richiedere ed ottenere l’Isee e lo Spid. L’Isee che è l’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, sarà il certificato necessario a dimostrare le reali condizioni di disagio economico e patrimoniale del richiedente e del suo nucleo familiare. Va ricordato che l’Isee per il reddito di cittadinanza non deve essere superiore a 9.360 euro.

Sempre attraverso l’Isee, in base ai dati contenuti nella Dsu (dichiarazione sostitutiva unica), bisognerà rientrare negli altri vincoli utili alla misura, cioè quello del patrimonio immobiliare e quello del patrimonio mobiliare. Per gli immobili intestati al catasto al richiedente il Rdc o ai suoi familiari a carico, il valore complessivo da non sforare, senza tenere in considerazione quello della prima casa è di 30.000 euro.

Per le dotazioni finanziarie presenti negli istituti di credito invece, le soglie sono di 6.000 euro per il singolo, 8.000 euro per la coppia e 10.000 euro per famiglie con 3 soggetti presenti nel nucleo. Il limite sale di 1.000 euro per ogni figlio superiore al primo e di 5.000 euro se un figlio è disabile. Il sistema di identità digitale, lo Spid invece, sarà utile per quanti volessero presentare domanda tramite il sito ufficiale senza rivolgersi a Caf o uffici postali.

Le varie fasi del sussidio, dalle richieste alla consegna della card

Le domande per il reddito di cittadinanza partiranno il 6 marzo e scadranno il 31 dello stesso mese. Ai beneficiari del sussidio sarà rilasciata a cura di Poste Italiane, una tessera simile alle comuni Postepay, ma senza l’indicazione del titolare della carta per evidenti ragioni di privacy. La card dovrebbe arrivare al richiedente beneficiario, entro un mese dalla richiesta. Dopo questo primo anno di sperimentazione, dal 2020 per nuclei familiari composti da più persone, ogni soggetto con età superiore a 18 anni avrà una sua card con la cifra del sussidio spettante caricata sopra ogni mese. A inizio aprile, cioè a domande terminate, il ministero invierà le domande all'Inps per la loro validazione ed accettazione.

L’Inps poi dovrà comunicare ai richiedenti l’eventuale accettazione. A domanda accettata il beneficiario verrà convocato presso un ufficio postale per il ritiro della carta magnetica che sarà l’unico veicolo per spendere i soldi. Con la card si potranno prelevare in contanti fino a 100 euro se trattasi di beneficiario singolo o 210 euro per famiglie. I restanti soldi inseriti sulle card andranno spesi per beni di prima necessità o per il pagamento delle bollette domestiche. Sia i beneficiari che gli organi di controllo potranno avere accesso ad App e strumenti informatici per controllare le spese effettuate mese per mese. Occorre ricordare che i soldi non spesi ogni mese, non si cumulano, anzi, lo Stato potrebbe intervenire riducendo del 20% le erogazioni dei mesi seguenti.