Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 15 aprile 2019 vedono emergere nuovi interessanti dati sulle uscite anticipate ed in particolare sull'importo medio dell'assegno erogato. Le domande giunte finora all'Istituto previdenziale tramite la quota 100 sono state oltre 117mila, mentre i dati indicano la presenza di importi piuttosto elevati, sebbene quest'ultimi risultino in linea con quelle che erano le aspettative dei tecnici espresse all'interno delle prime stime. Nel frattempo le proiezioni indicano che dal comparto scolastico arrivano 20mila richieste di prepensionamento, ad indicare che l'interesse risulta elevato anche all'interno di questo specifico settore.

Prepensionamenti e quota 100: l'assegno medio a 1865 euro al mese

Dall'Inps continuano ad emergere nuovi dettagli in merito all'importo delle pensioni erogate tramite la nuova quota 100. Ricordiamo che il meccanismo di flessibilità prevede l'accesso alla quiescenza a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di contribuzione, purché si accetti la non cumulabilità rispetto ad altri redditi da lavoro privati o autonomi (restano valide solo le prestazioni occasionali al di sotto delle 5mila euro annue). L'aspetto appare non secondario, perché di fatto bloccando la contribuzione non sarà possibile chiedere supplementi di pensione fino al compimento dei 67 anni. In tal senso, appare importante sottolineare che l'importo medio degli assegni erogati finora con la quota 100 si situa attornio alle 1865 euro mensili.

Una cifra sicuramente superiore alla media generale degli assegni, che aiuta a costruire in modo maggiormente preciso il profilo di coloro che scelgono di dare seguito alla nuova opzione.

Dal comparto scolastico sono state inoltrate 20mila pratiche legate alla Q100

Nel frattempo proseguono anche le richieste legate al nuovo meccanismo di prepensionamento per quanto concerne il comparto scolastico.

Ricordiamo che generalmente queste pratiche non vengono registrate (e quindi computate) nelle stime ordinarie legate alla quota 100, visto che scontano una finestra iniziale d'accesso di tipo semestrale all'Inps (con la finalità di garantire la continuità del servizio pubblico e di permettere l'avvio del turn over). Nonostante queste premesse, i numeri indicano che nel settore la quota 100 ha registrato una buona accoglienza.

In particolare, sarebbero già 20mila le pratiche inoltrate dal personale della scuola con i requisiti previsti dalla legge, andando a coprire circa la metà di tutte le richieste in arrivo dal settore pubblico (stimate in circa 40mila unità). I numeri appaiono comunque in linea con le previsioni iniziali dei tecnici.