Il primo aprile sono stati erogati gli assegni per chi ha aderito a quota 100. Quest'ultima è la riforma del sistema previdenziale fortemente voluta dal leader del Carroccio, Matteo Salvini. È stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021 e al fine di poterne beneficiare è necessario avere almeno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi. Molti erano i dubbi presenti sugli importi degli assegni per chi è uscito dal mondo del lavoro grazie a q100 (quota 100). Le perplessità avanzate erano sull'importo che i quotisti avrebbero potuto percepire.

Si stimava che il loro assegno pensione avrebbe avuto un importo inferiore rispetto a chi è andato in pensione con il sistema tradizionale. L'eventuale discrepanza tra i due assegni pensione non è dovuta da penalizzazioni insita nella legge in sé, quanto nel numero di contributi versati. A fornire l'importo medio dell'assegno pensione erogato con q100 è stato il numero uno dell'Inps.

Quota 100: pervenute 117.000 domande

Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, ha asserito che le domande di pensione anticipata pervenute con quota 100 sono oltre 117.000. A fare richiesta per la maggior parte sono state persone tra i 63 e 65 anni di età, se facciamo riferimento ai dipendenti privati. Se volgiamo lo sguardo al settore pubblico le domande pervenute sono circa 40.000, metà delle quali provenienti da lavoratori del comparto Scuola.

Tridico dice che le domande pervenute con q100 con decorrenza dal mese di aprile sono circa 55.000. Dati alla mano il numero uno dell'Inps afferma che di queste 51.000 sono già state lavorate, 41.000 sono state accolte, mentre circa 10.000 sono state respinte a causa della penuria dei requisiti, mentre circa 35.000 sono in pagamento.

Le restanti istanze lo saranno a maggio.

Se si vuole fare una stima dell'importo pensione medio percepito da chi è uscito dal mondo del lavoro avvalendosi di quota 100, Tridico afferma che l'assegno mensile è di circa 1.865 euro. Il presidente Inps, infine, respinge le accuse sui presunti ritardi nell'erogazione delle Pensioni ordinarie in virtù di una maggiore attenzione riservata alle pensioni dei quotisti.

Anzi, egli afferma che c'è stata una riduzione del personale Inps di oltre 1.000 unità. I lavoratori rimasti devono fare ore di lavoro straordinarie, talvolta anche nel week-end, al fine avere la possibilità di elaborare le pratiche delle domande pervenute. La stessa è assolutamente efficiente e in linea con le tempistiche richieste.

Quota 100: 40.000 istanze dal settore pubblico

Dal settore pubblico sono pervenute circa 40.000 domande per potere beneficiare dell'uscita anticipata dal mondo del lavoro con q100. Ben la metà di queste domande proviene da lavoratori del comparto scuola. Questa uscita potrebbe essere risanata dal bando di concorso per la scuola primaria e dell'infanzia, di cui il ministro Bussetti ha già firmato gli atti preparatori.

Quota 100 nasce anche con l'obiettivo di garantire il turnover generazionale, ovvero ad un certo numero di posti lasciati liberi e vacanti dovrebbero corrispondente altrettante assunzioni. Chi tra il personale scolastico ha fatto domanda per divenire quotista, avendone sia il requisito anagrafico che quello contributivo, potrà percepire la pensione a decorrere dal primo settembre, così come è stato precisato dell'Inps.