Aumentano di giorno in giorno le richieste per le Pensioni anticipate con la Quota 100 introdotta dal governo gialloverde. Sono oltre 140mila le domande di pensionamento arrivate all’Istituto nazionale per la previdenza sociale sino alle ore 17:00 del 3 giugno. Un numero significativo destinato a crescere nei prossimi giorni. Le previsioni parlavano di 200mila persone che sarebbero andate in pensione con le nuove regole nel 2019. Il trend sembra confermare quanto previsto. Intanto, con 10.784 domande di pensionamento con Quota 100 in testa alla classifica c’è Roma, a seguire ci sono Milano con 6.444 richieste, Napoli, dove di domande ne sono state presentate 5.958 e Torino con 4.999 richieste.

Queste le città in cui sono state presentate più richieste citate in una nota dell’Inps.

Pensioni Quota 100, boom di domande da Nord a Sud

Con la soluzione Quota 100 già attiva da qualche mese si può accedere al trattamento previdenziale a 62 anni di età e 38 anni di contributi. Il diritto al pensionamento anticipato - con questa nuova formula introdotta dal Governo Conte per “superare” in qualche modo e solo in alcuni casi la legge Fornero - conseguito entro il 31 dicembre 2021, può essere esercitato anche successivamente, secondo quanto prevede la norma varata dall’esecutivo e dalla maggioranza gialloverde. I requisiti relativi all’età anagrafica sono successivamente adeguati agli aumenti delle aspettative di vita.

Fornero: 'Con crescita pensioni possono restare indicizzate'

A proposito di pensioni, continua a farsi sentire la voce della “madre” di una fra le più contestate riforme degli ultimi anni. “Il Governo – ha detto la professoressa Elsa Fornero, ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali - non sta facendo le scelte corrette mirate alla crescita.

E se c'è crescita – ha aggiunto a Lecce per presentare il libro ‘Chi ha paura delle riforme’ - si possono pagare salari migliori e forse – ha proseguito l’economista - si può anche non togliere l'indicizzazione alle pensioni". La questione previdenziale resta comunque di grande attualità nonostante i primi interventi messi in campo dal Governo Conte.

L'obiettivo è Quota 41 per tutti, come ha più volte ribadito il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Resta ancora da definire l’ulteriore proroga di Opzione donna e il governo ha già assunto impegni in questo senso. Da risolvere una volte per tutte anche la questione esodati. Dovrebbe proseguire con la prossima manovra dunque l’intervento sulla previdenza per “superare” la riforma Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese alla tedesca che andava dal Partito democratico a Forza Italia.