Dalla comunicazione istituzionale della Cisl si torna a mettere in evidenza un passaggio importante in merito alla quota 100, il nuovo meccanismo di flessibilità previdenziale avviato con la legge di bilancio 2019. "Dal 1 agosto decorre la pensione anticipata Quota 100 per circa 6mila lavoratori del Pubblico Impiego", spiega il sindacato all'interno di una nota. Allo stesso tempo, si ricordano i requisiti utili per poter inoltrare la propria pratica di quiescenza. La Cisl ricorda infatti che potranno usufruire dell'opzione i lavoratori "che abbiano maturato entro il 29 gennaio 2019 i requisiti minimi di età (62 anni) e di contribuzione (38 anni di contribuzione) e che abbiano presentato la domanda di dimissioni con un preavviso di 6 mesi".

La pensione anticipata tramite quota 100 e la finestra semestrale

La scadenza del primo agosto è la prima data utile di pensionamento per gli aderenti del pubblico impiego alla quota 100. Il legislatore ha infatti previsto due diverse finestre temporali di accesso alla misura. La prima è di natura trimestrale ed è destinata ai lavoratori del settore privato. La seconda è di natura semestrale e coinvolge gli statali. In questo ambito, un'ulteriore eccezione riguarda i lavoratori pubblici del settore scolastico, che devono attendere comunque il primo settembre di ogni anno per poter far coincidere la data di pensionamento con il calendario scolastico. Queste regole di accesso sono state pensate dal legislatore per regolare il turn over e garantire quindi la continuità del servizio nei confronti dei cittadini.

Si pensi ad esempio a settori chiave come quello dei servizi sanitari.

I numeri complessivi della nuova opzione di pensionamento anticipato

Sempre in merito alla quota 100 la FNP Cisl ha rimarcato quelli che sono stati i numeri riguardanti l'effettiva diffusione dell'opzione come misura di accesso anticipato alla pensione da parte dei lavoratori.

Il sindacato spiega quindi che in senso generale "in quasi 6 mesi il provvedimento ha raggiunto le 162.603 domande". Complessivamente, sono invece 51mila le richieste di accesso alla misura pervenute da parte dei lavoratori del settore pubblico, pertanto di queste circa il 19% potrà ottenere il pensionamento già a partire dal prossimo 1 agosto 2019.

Altre 3mila domande sono invece in fase di analisi e potrebbero avere decorrenza nel prossimo mese. Rispetto all'andamento delle richieste ed al trend che si è sviluppato nelle ultime settimane, si registra però "un progressivo calo delle domande, passate dalle circa 3 mila al giorno delle prime settimane (con picchi di quasi 4 mila) alle attuali circa 500 giornaliere".