Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 8 agosto 2019 vedono emergere un nuovo scontro tra maggioranza e opposizione in merito alle uscite anticipate tramite quota 100 ed al peso che questa misura ha avuto sulle tasche dei pensionati. In particolare, dall'area Dem si punta il dito contro le conseguenze legate alle mancate indicizzazioni degli assegni pensionistici. Una misura prevista all'interno della scorsa legge di bilancio contestualmente all'avvio del nuovo meccanismo di prepensionamento a partire dai 62 anni di età e con almeno 38 anni di contribuzione.

Non si è fatta però attendere la replica della maggioranza, che ha respinto l'interpretazione dello scenario evidenziando il meccanismo di funzionamento delle nuove rivalutazioni. Resta il fatto che i toni si fanno sempre più accesi, mentre il tema della riforma delle pensioni è tornato al centro del dibattito politico in un momento nel quale cominciano a delinearsi i nuovi interventi di riforma del settore da avviare con la prossima Manovra.

Seracchiani (PD): con la quota 100 'mani in tasca ai pensionati'

Le distanze tra maggioranza e opposizione in merito alle nuove pensioni anticipate tramite quota 100 ed alle conseguenze nell'applicazione della misura continuano a restare elevate. In particolare, dal Partito Democratico si punta il dito contro i riverberi di tale misura per i pensionati.

"Adesso la Lega deve avere il coraggio di dire ai pensionati che gli sta mettendo le mani in tasca per pagare quota 100" ha evidenziato l'On. Debora Serracchiani tramite un proprio post diffuso su twitter, riprendendo le dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione televisiva l'Aria che tira di La 7. Secondo l'esponente Dem, "loro con l'ultima legge di bilancio hanno bloccato l'indicizzazione delle pensioni".

Infatti "i pensionati dal primo gennaio del 2019 avevano diritto tutti all'aumento delle pensioni e invece hanno bloccato le indicizzazioni".

Galli (Lega): 'Non abbiamo tolto soldi ai pensionati'

Pronta la replica della maggioranza, arrivata ad opera del Viceministro allo sviluppo economico On. Dario Galli. Secondo il deputato leghista, "con Monti e la Fornero sono state bloccate le rivalutazioni delle pensioni a tre volte il minimo.

Poi la Consulta ha dichiarato illegittimo il blocco, quindi ha obbligato a rimettere la rivalutazione Istat, ma Renzi per quattro anni o cinque ha stabilito che siccome l'inflazione era zero ha fatto il conto della rivalutazione con inflazione zero. Quindi qualsiasi numero per zero dà zero. Alla fine l'anno scorso con la Manovra non abbiamo tolto soldi ai pensionati" ha quindi precisato il parlamentare della Lega, facendo il punto della situazione ed esprimendo la propria posizione sulla questione.