La riforma delle Pensioni continua ad agitare il dibattito politico, economico e sindacale in vista del varo della nuova manovra economica e finanziaria per il 2020. Mentre i sindacati, e in particolare la Uil, chiedono di inserire la Quota 41 per i lavoratori precoci e la proroga del regime sperimentale di Opzione donna per le lavoratrici, la discussione si concentra sulle possibili modifiche a Quota 100 di cui hanno parlato in questi giorni autorevoli esponenti della nuova maggioranza giallo-rossa, come l’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan (Pd) e l’ex sottosegretario al Lavoro Laura Castelli (M5s).
Pensioni, le dichiarazioni del ministro Nunzia Catalfo
Sulla questione si è espressa oggi anche Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che sia a proposito di Quota 100 sia per quanto riguarda il reddito di cittadinanza ha dichiarato che non si toccano ma che si possono modificare, segno evidente che qualche discussione è già in corso all’interno della maggioranza M5s-Pd. "Quota 100 - ha specificato oggi il neo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali - rimane, poi – ha aggiunto - se ci saranno dei miglioramenti da fare, per Quota 100 o per il reddito di cittadinanza, li faremo. Ma le due misure – ha sottolineato la Catalfo - restano". Dunque nessun dietrofront del Movimento 5 stelle rispetto all’impianto iniziale delle due misure simbolo del precedente governo giallo-verde.
Ma sì a possibili modifiche fortemente volute dal Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti che non ne fa mistero.
Di Maio: ‘Su Quota 100 garantisce il Movimento 5 stelle’
Ad intervenire oggi sulla riforma delle pensioni, e non solo, anche il leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio. "Il decreto dignità – ha detto - non si tocca, quota 100 – ha aggiunto - non si tocca”.
Così il capo politico dei pentastellati ed esponente del nuovo governo guidato dal premier Giuseppe Conte rassicura tutti sulla permanenza della misura che consente di accedere alla pensione anticipata a 62 anni di età con 38 anni di contributi, requisiti sicuramente meno stringenti rispetto a quelli previsti dalla tanto contestata legge Fornero che ancora oggi rimane in vigore nonostante la Quota 100 permetta ad alcuni lavoratori di “superarla”, sono quasi 170mila quelli che già hanno presentato la domanda all’Istituto nazionale per la previdenza sociale attualmente guidato dal presidente Pasquale Tridico vicino al Movimento 5 stelle. “Alla legge Fornero – ha detto il ministro degli Esteri intervenendo a diMartedì - non si torna, questa – ha sottolineato – è una garanzia del Movimento 5 stelle".