Dopo le ipotesi circolate in questi giorni sulla probabile revisione del meccanismo della Quota 100, anche l'ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Cesare Damiano sarebbe intervenuto in difesa della misura sbandierata dalla Lega. "Condivido l'opinione di chi sostiene che la Quota 100 è sostenibile", ha spiegato l'ex deputato Dem che, ormai da anni si è fatto promotore dell'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi.

Damiano contrario all'eliminazione della misura

Come ormai tanti sanno, il nuovo Governo giallo-rosso sembrerebbe pronto ad intervenire con un restyling alla Quota 100 al fine di reperire alcune risorse preziose che potrebbero essere riutilizzate per altri interventi in vista della prossima Legge di Bilancio.

Tuttavia, sono diverse le ipotesi sul tavolo dell'esecutivo alcune delle quali preoccupano gran parte dei lavoratori che si trovano vicini al pensionamento. Si parla di una cancellazione definitiva della misura già dal prossimo anno oppure di una possibile permanenza della Quota 100 fino alla scadenza, ovvero, fino al 2021.

Alle ipotesi del nuovo esecutivo, però, non sembrerebbe d'accordo l'ex ministro del Lavoro Damiano che continua a difendere la misura: "Non si possono accettare gli allarmismi ingiustificati sul costo di questa misura e non considerarne il basso tiraggio che porterà un risparmio di parecchi miliardi", ha spiegato. Per lo stesso Damiano, infatti, la misura risulta utile per il Paese e, in caso di correzioni si potrebbe intervenire sulle finestre mobili senza compromettere il diritto di uscita anticipata per i lavoratori.

Si mira all'innalzamento dell'età a 63 anni

Inoltre, l'esponente del Partito Democratico, avrebbe avanzato una nuova proposta che mira all'innalzamento dell'età pensionabile a 63 anni visto che, andrebbe posticipata l'uscita di un ulteriore anno generando altri risparmi e per lo stesso Damiano il meccanismo delle quote evidenzia una finestra fissa a 38 anni di contribuzione effettiva.

La Quota 100 fortemente voluta dalla Lega ha consentito a circa 170 mila lavoratori di anticipare l'uscita eliminando nel contempo alcune storture nate dalla precedente Riforma Fornero; per questo motivo, Damiano mira ad una correzione della misura dimostrandosi contrariato ad un'eventuale cancellazione. Anche l'Ape Sociale, introdotta in via sperimentale, rappresenta una misura che in parte, ha introdotto alcuni correttivi ma, stando alle recenti dichiarazioni dell'esponente del Partito Democratico, la Quota 100 resta l'intervento più accreditato e potrebbe restare fino al termine della sperimentazione. "La soluzione per me è quella di tenere la Quota 100 fino alla fine del triennio", ha concluso.