Ancora trattativa in corso sulle correzioni da apportare alla misura sbandierata dalla Lega che garantisce l'uscita anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di contribuzione effettiva. La settimana potrebbe essere decisiva per il nuovo governo giallo-rosso visto che, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe sciogliere la riserva dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella entro martedì.

Ipotesi di modifiche su Quota 100 per reperire 12 miliardi

Nel weekend, infatti, il Premier è stato al lavoro al fine di trovare un accordo sui nomi dei prossimi ministri e sul programma di Governo che contiene le misure fondamentali da far salire sul treno della Legge di Stabilità 2020.

Stando a quanto scrive il quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", vi sono ancora molti nodi da sciogliere e tra questi anche il sistema della Quota 100 fortemente voluto dalla Lega. Con il nuovo esecutivo giallo-rosso, la misura previdenziale potrebbe subire importanti modifiche che consentirebbero risparmi per circa 12 miliardi di euro: con le recenti modifiche i risparmi potrebbero ammontare a circa 4,5-5 miliardi di euro che andrebbero ad aggiungersi ai 2,5-3,5 miliardi di risparmi attesi per il prossimo anno dovuti alle minori adesioni alla misura rispetto a quanto preventivato dall'esecutivo giallo-verde.

In primo luogo, si ipotizza di rendere vincolante l'aggancio automatico dell'aspettativa di vita per le uscite anticipate e facilitare l'accesso alla pensione anticipata tutti coloro che hanno carriere discontinue per via dei contratti a termine.

Tuttavia, dall'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita verrebbero esclusi i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente usuranti e faticose.

Si pensa all'uscita dai 64 anni

Sempre stando a quanto riporta "Il Sole 24 Ore", l'altra ipotesi riguarda l'innalzamento della soglia dai 62 anni di età anagrafica a 64 anni.

Inoltre, come ormai noto, la Quota 100 potrebbe essere definitivamente cancellata prima del termine della sperimentazione per dare spazio al prolungamento dell'Ape Sociale che potrebbe garantire l'uscita più flessibile ai lavoratori coinvolti in crisi aziendali.

Per la nuova manovra finanziaria, però, occorrerebbero altri 15 miliardi di euro che potrebbero essere reperiti attraverso l'aumento parziale dell'Iva che di conseguenza potrebbe portare ad una contrazione dei consumi anche se la via più percorribile al momento appare il restyling della misura bandiera della Lega.

"Di fronte al bivio tra un aumento dell'Iva e un intervento su Quota 100, io non avrei dubbi a optare per questa seconda soluzione, se non altro per numerosità delle platee interessate", ha spiegato l'ex consigliere economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi.