Non si dà pace il leader della Lega Matteo Salvini sulla riforma delle Pensioni.
L’ex vicepremier leghista, che ora si trova all’opposizione dopo aver staccato in pieno agosto la spina al precedente governo, sperando che si andasse al voto, continua a difendere una delle misure simbolo dell’esecutivo gialloverde fortemente voluta dal Carroccio. Si tratta ovviamente della Quota 100 che consente l’accesso alla pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi e che quindi permette ad alcuni lavoratori di superare la tanto contestata legge Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno della maggioranza parlamentare di larghe intese che andava dal PdL al Pd.
Pensioni Quota 100, Matteo Salvini all’attacco della sinistra
"Qualcuno della sinistra – ha detto oggi in Umbria il segretario della Lega - vuole fermare Quota 100 e tornare alla Fornero”. In realtà la Quota 100 dovrebbe essere confermata per il triennio come prevede la norma. Successivamente non è ancora noto quale destino avrà: qualcuno pensa alla sua conclusione, altri pensano ad alcune modifiche.
E la legge Fornero, per essere, precisi, è ancora in vigore, solo che alcune formule previdenziali - come la Quota 100, l’Opzione donna e l’Ape social – consentono in alcuni casi di “superarla” di fatto. In ogni caso Salvini, che della riforma delle pensioni ormai da tempo ha fatto un cavallo di battaglia, continua ad a criticare il governo per le annunciate modifiche alla Quota 100 e usa toni abbastanza duri.
Il leader della Lega difende la pensione anticipata a 62 anni
“Dovranno passare sui nostri corpi, li terremo chiusi in parlamento - ha aggiunto Salvini - giorno e notte".
Sulla Quota 100 su è espresso oggi anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi il quale ha detto che se fosse ministro la eliminerebbe, ma assicurato che comunque non farà sgambetti al Governo Conte Bis del quale ha consentito la nascita.
Durante il suo intervento a San Feliciano di Magione (Perugia) in vista delle elezioni Regionali umbre del 27 ottobre, ancora una volta Salvini ha parlato di "governo abusivo" riferendosi al Governo Conte Bis nato con il sostegno del Movimento 5 stelle e della Lega dopo che lui ha aperto la crisi in pieno agosto puntando alle urne.
"I ministeri – ha detto il leader leghista - ce li riprenderemo presto e con gli interessi, con il voto del popolo".
Sulla questione previdenziale, dopo aver “imposto” al precedente esecutivo di cui faceva parte il varo della Quota 100, il leader del Carroccio puntava all’istituzione della Quota 41 per i lavoratori precoci, misura che non si sa ancora se troverà spazio nella nuova legge di Bilancio.