Il leader della Lega Matteo Salvini continua a difendere la Quota 100 varata dal precedente governo gialloverde e avvisa l’attuale esecutivo giallo-rosso sulla riforma delle Pensioni. L’ex vicepremier leghista e ministro dell’Interno passato all’opposizione in pieno agosto quando ha deciso di aprire la crisi di governo continua a mantenere alta l’attenzione su uno dei cavalli di battaglia della Lega in questi anni (l’abolizione o il superamento della legge Fornero) sfociata poi in una delle due misure simbolo (Quota 100) del precedente governo M5s-Lega.
L’altra misura simbolo, come si ricorderà, è il reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 stelle guidato da Luigi Di Maio.
Salvini avverte l’esecutivo sulla riforma delle pensioni
"Conte ha detto – ha detto il segretario del Carroccio intervenendo oggi ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia - che questo governo userà toni moderati. Ma cosa vuol dire moderato?”, ha aggiunto Matteo Salvini dal palco dell’iniziativa del movimento politico di Giorgia Meloni a Roma. “Io – ha proseguito - sono moderato, atlantista e liberale, ma se rimetti in piedi la legge Fornero - ha sottolineato come riporta l’askanews - non ti faccio più uscire dal Parlamento". Parole dure quelle dell’ex vicepremier leghista che continua a contestare la riforma delle pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in Parlamento da una maggioranza di grosse koalition alla tedesca che andava da Forza Italia al Partito democratico e a difendere la pensione anticipata a partire da 62 anni e 38 anni di cui hanno già beneficiato 175 mila lavoratori, secondo gli ultimi dati resi noti dall’Inps.
Pensioni Quota 100: risparmi per 1,5 miliardi nel 2019
Il presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, Pasquale Tridico, a proposito di Quota 100, ha parlato di un risparmio, nel 2019, di 1,5 miliardi per via delle minori richieste rispetto a quelle previste originariamente in fase di progettazione della misura.
Sulle inferiori domande di prepensionamento con Quota 100 rispetto a quelle previste inizialmente si è soffermato oggi anche i presidente del Consiglio Giuseppe Conte il quale ha spiegato che comunque la misura sarà confermata anche perché qualche risultato lo avrebbe prodotto in termini di uscite anticipate e quindi posti di lavoro liberati.
Nessuno dei componenti del governo giallo-rosso che in questi giorni si è espresso sulla riforma delle pensioni, però, ha preso ancora posizione ufficiale sulla Quota 41 per i lavoratori precoci e la proroga del regime sperimentale di Opzione donna attese da migliaia di uomini e donne.