Modificare la quota 100 e un allontanamento definitivo dall'idea di cancellare la legge Fornero, obiettivo della Lega Nord ma che Salvini non è riuscito a portare a termine. Sono queste le due linee di pensiero che il nuovo governo M5S-Pd avrebbe adottato sul fronte Pensioni, secondo quanto riportato dai giornalisti Marco Rogari e Gianni Trovati del Sole 24 Ore. Di un restyling della pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi si era già parlato nei giorni scorsi, quando è spuntata l'ipotesi di un aumento del requisito anagrafico da 62 a 64 anni di età.

È invece la prima volta che si parla di una retromarcia completa sulla rottamazione della riforma pensioni Fornero, uno dei cavalli di battaglia di Matteo Salvini durante l'esperienza dell'esecutivo gialloverde.

Nuove indiscrezioni sulla modifica della pensione con quota 100 e legge Fornero

Fonti giornalistiche accreditate continuano a ripetere che il governo Conte bis apporrà delle modifiche a quota 100, pur senza specificare misure specifiche a riguardo. Come nelle occasioni passate, anche stavolta l'ipotesi di restyling viene avanzata dal Sole 24 Ore, nell'approfondimento a cura di Marco Rogari e Gianni Trovati. Indiscrezioni che devono ora trovare conferma nei fatti. Al momento, nessuna voce ufficiale del nuovo esecutivo ha toccato l'argomento spinoso della nuova pensione anticipata introdotta dal governo precedente, su cui la Lega e il suo leader ci avevano messo la faccia in più di un'occasione.

La novità nel quadro delle pensioni di quest'oggi è l'ipotesi avanzata dagli esperti del Sole 24 Ore in merito al possibile mantenimento dell'impianto della legge Fornero. Una decisione, se confermata nel corso dei prossimi mesi, che andrebbe di fatto in direzione opposta rispetto a quanto voluto dalla Lega, ormai ex alleato del Movimento 5 Stelle.

Infatti, il Carroccio puntava a smantellare la riforma promossa durante il governo tecnico di Mario Monti, con quota 100 che rappresentava nell'idea della Lega soltanto il primo passo (a cui avrebbe fatto seguito quota 41 per tutti i lavoratori precoci).

Il tema pensioni entra ufficialmente nel programma di governo

Intanto, le pensioni sono entrate in via ufficiale all'interno del programma di governo.

Dalle 26 linee guida del post Rousseau, si è passati ora ai 29 punti programmatici. Al punto numero 4, che in origine contava soltanto l'introduzione del salario minimo e la riduzione delle tasse sul lavoro (vale a dire il taglio del cuneo fiscale), si sono aggiunte la volontà di prorogare l'istituto di opzione donna in scadenza quest'anno e l'inclusione della pensione di garanzia per i giovani all'interno del Fondo previdenziale integrativo pubblico.

Come ricordato in un precedente contributo, la proroga di opzione donna era una misura su cui il nuovo governo giallorosso era chiamato a dare subito delle risposte, dal momento che la pensione anticipata per le donne prima dei 60 anni rimane un istituto sperimentale, con la data di scadenza fissata al prossimo 31 dicembre.